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25 Novembre 2021 Comment Vittorio Mortara
genere: Aor
anno: 2021
etichetta: Aor Heaven
Tracklist:
1. Hot Endless Summer Nights
2. Can't Fight It
3. Blame It On The Rock N Roll
4 Strong Enough
5. Drowning In A Sea Of Paradise
6. Caught In The Headlights
7. Neon Sky
8. Leave The World Behind
9. Turn Back Time
10. With You In A Heartbeat
11. Faithless
12. Calling Mother Nature
Formazione:
Tony Mitchell: voce, chitarra e tastiere
Miles Meakin: chitarra
Nigel Bailey: basso
Eddie Antony: batteria
Daniel Sings: sax
The Rogues Gallery Rock Choir: cori
Contatti:
Vi avverto: la title track, brano di hard/AOR piuttosto scialbo che apre l’album, potrebbe scoraggiare l’ascoltatore e fargli pensare di trovarsi davanti all’ennesima uscita mediocre. Ma non arrendetevi subito! Proseguendo l’ascolto, già la successiva “Can’t fight it” corregge il tiro, infilzandoci con una solista acuminata, stordendoci con un refrain di grande presa e facendoci tornare la voglia di ascoltare! Godibilissimo l’arena rock dell’autobiografica “Blame it on the rock’n’roll” dove il Rogue Gallery Rock Choir rinforza le parti cantate donando maestosità all’intera composizione e flirtando con il Queen-style. Ballatona romantica, “Strong enough” permette a Mitchell di mostrarci di che pasta è fatta la sua calda ugola, ancora una volta spalleggiato dal Choir. La ritmata “Drowning in a sea of paradise” ci schiaffa in faccia un altro brano di AOR stilisticamente perfetto e ben interpretato. Ma se avevate messo già via i fazzoletti, tirateli di nuovo fuori perché il testo malinconico di“Caught in the headlights” unitamente all’interpretazione sentita di Tony fanno ricomparire la classica lacrimuccia. Tastiere alla Jean Michel Jarre introducono la futuristica “Under a neon sky”, riuscitissima ed orecchiabile, mentre il sax che apre “Leave the world behind” richiama alla mente le migliori composizioni del Boss e ci fa guidare felici fra i campi del Tennesee. Gran bel pezzo! E poi, visto che ultimamente si parla spesso e volentieri di plagi, ascoltatevi “Turn back time” e ditemi a quale classico somiglia “leggermente”… Vi do un indizio: è un brano di un multi platinato album di una band inglese uscito una trentina di anni fa in cui milita un drummer con un braccio solo… Comunque sia io lo ritengo un pezzo bellissimo! Se proprio vogliamo, anche l’incipit di “With you in a heartbeat” potrebbe ricordare quello di “Rock me Amadeus” di Falco, ma la voce di Tony che fa il verso a quella dell’immenso Blackie Lawless ed il coro senza tempo ne fanno una brillante gemma AOR. Come tradizione, nei propri album solisti Mitchell ci ficca un pezzo più metal, ed in questo caso si tratta di “Faithless”, secondo me accostabile ancora una volta ai Wasp del perido “Headless children”. Super il lavoro delle chitarre! E si chiude con “Calling mother nature”, testo ambientalista assolutamente alla moda, riffone pesante e cantato dissonante. Decisamente non la mia preferita.
“Hot endless summer nights” è un bel disco. Non il migliore uscito quest’anno nè il migliore di Tony, che per me rimane il precedente “Church of a restless soul”, più vario e privo di riempitivi. Non ho amato il suo primo gruppo, i “Kiss of the gipsy”, né mi ha fatto impazzire la sua esperienza con i Dirty White Boyz, ma i suoi ultimi due album mi sono proprio piaciuti. Le marce in più sono il grandioso lavoro della solista di Meakin, l’apporto del coro ed i pezzi ben confezionati. La produzione ed i suoni sono buoni ed il resto della band non da adito a critiche. Esperienza, idee chiare e classe superiore. Per cui, ragazzi, che altro dire: io ve lo consiglio proprio. Vai Tony!
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