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Recensione

82/100

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Six Silver Suns – As Archons Fall – Recensione

14 Novembre 2021 2 Commenti Samuele Mannini

genere: Hard Rock
anno: 2021
etichetta: Aor Heaven

Tracklist:

01 Lord of the Southern Tower, 02 To the Unknown, 03 Children of the Stars, 04 Fading by Light, 05 Sweet Promethean, 06 Cosmic Bitter Blues, 07 The Stranger, 08 Vultures of Nevermore, 09 Edge of Forever, 10 A Night upon My Shoulders, 11 California dreamin` (The Mamas and the Papas cover)

Formazione:

Markku Kuikka-vocals, Toni Bite-guitar, Janne Mannonen-drums, Harri Petjakko-guitar, Teo Lehto-bass, Sammy Taberman-keyboards

Ospiti:

Additional musicians Helena Haaparanta - vocals, Pentti Lahti – flute

 

A Cura di Samuele Mannini e Max Giorgi

Aor Heaven mette a segno un altro colpo a sorpresa in questo 2021 all’insegna dell’abbondanza di uscite e anche abbastanza prodigo di qualità. Nel panorama Rock ed affini scandinavo i gruppi Finlandesi di solito sono quelli che meno hanno paura di sperimentare un po’ e questi Six Silver Suns ne danno ampiamente prova, non che inventino nulla o che rivoluzionino i suoni in maniera eclatante, ma riescono a miscelare stili diversi e arrangiamenti vari in tutte le canzoni di questo loro debutto, rendendo l’ascolto piacevole e stuzzicando la curiosità canzone dopo canzone.

Album di esordio dunque, ma i protagonisti non sono certo degli sbarbati capitati qui per caso, ma provengono tutti da trascorsi in gruppi storici dalla scena rock Finnica. Il genere proposto è difficilmente classificabile a priori, perchè mescola sonorità melodic rock ad atmosfere seventies e come dicevamo arrangiamenti originali, oltre a sciorinare cori ed intrecci vocali ,con voce femminile, di grande impatto. Se proprio vogliamo trovare dei punti di contatto una band che li ricorda sono i Cats In Space, anche se qui viene privilegiato il lato più progressivo delle sonorità Blue Oyster Cult, invece delle atmosfere un po’ pomp alla Styx/Boston predilette dai Cats.

Per il resto bisogna approcciare questo disco con libertà mentale e senza preconcetti ed allora le soddisfazioni arriveranno gradite e quasi insperate.

Lord Of The Southern Tower apre il disco con il suo incedere vagamente ‘reggaeggiante’ , si sviluppa poi in una armoniosa spazialità con tinte seventies, mentre la seguente To The Unknown deve il suo mood al rock melodico di matrice più tipicamente scandinava, vi ricordate gli Street Legal? In questo brano dall’ incedere maestoso me li ricordano abbastanza. Children Of The Stars e Fading by Light associano ritmo e melodia catchy con suoni che, qua e la, ricordano il tanto amato vecchio prog. Sarà questo il filo conduttore che legherà tutti i brani, un giusto connubio tra melodia ed ambienti forse un po’ retrò ma con suoni comunque moderni. L’ombra dei Blue Oyster Cult ogni tanto fa capolino, ma in modo discreto e mai troppo insistente come in Sweet Promethean. Ed un po’ di sano rock/blues? Tanto per saltare un po’? Ecco che i nostri Six Silver Suns ci regalano la ritmata Cosmic Bitter Blues con chitarra e pianoforte sugli scudi. Mentre The stranger passa in maniera abbastanza anonima,  merita una menzione particolare  la successiva Volture of Nevermore, uno dei brani piu riusciti di questo album con continui cambi di atmosfera, suoni, ritmi e l’ottima amalgama tra voce maschile e femminile. Ottima dimostrazione delle capacità sia di composizione che di esecuzione di questa band. Il groove e la melodia non ci abbandonano nemmeno nelle successive Edge Of Forever e nella sognante e romantica A Night Upon My Shoulders che è forse il brano più radiofonico ed AOR di questo As Archon Fall (bellissimo ed evocativo anche il titolo). Album che termina con una chicca, la cover di California Dreamin dei celeberrimi The Mamas And The Papas, qui proposta più rock con sonorità alla The Reaper.

Alla fine dell’anno arriva questa sorpresa gradita , quindi orecchie aperte e mano al portafogli.

© 2021, Samuele Mannini. All rights reserved.

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