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15 Aprile 2021 3 Commenti Yuri Picasso
genere: Hard Rock/Aor
anno: 2021
etichetta: Frontiers
Tracklist:
1.1 Intro
1.2 Tough It Out
1.3 Don't Stop
1.4 Bad Luck
1.5 Someday (You'll Come Running)
1.6 Everytime I Think Of You
1.7 Burning My Heart Down
1.8 The Dream That Died
1.9 Obsession
1.10 Can You Hear Me Calling?
1.11 Does It Feel Like Love
1.12 Feels So Good
2.1 Digging Up The Dirt
2.2 Tough Love
2.3 Hollow
2.4 Dangerous
2.5 Hard Day In Hell
2.6 Wildside
2.7 Breathe Fire
2.8 Only The Strong Survive
2.9 Blood And Gasoline
2.10 I Ain't The One
2.11 I Heard It Through The Grapevine
Formazione:
Steve Overland – voce, chitarra
Jem Davis – tastiera
Merv Goldsworthy – basso
Pete Jupp – batteria
Jim Kirkpatrick - chitarra
Non sono poche le band che celebrano il loro proprio Masterpiece (artistico e/o commerciale) comunemente a 20/25/30 anni di distanza dall’uscita della premierè riproponendo il platter per intero.
Così gli FM, per nulla avari a buttare in pasto al mercato dischi live, dopo aver concretizzato l’idea con l’opera prima “Indescreet”, a 3 anni di distanza riprovano il colpo di nostalgia per celebrare il trentennale di “Though It Out”.
Doppio CD tratto dal tour del 2019 dove nel secondo disco troviamo brani tratti qua e là dalla discografia della band londinese, non tra i più noti, che negli intenti dovrebbero solleticare la curiosità di chi, non come me, difetta nella loro discografia.
Negli anni la line up è cambiata un paio di volte, nonostante ciò tre di coloro i quali suonarono Though it Out in studio, li ritroviamo ben ancorati in formazione. Steve Overland ovviamente alla voce, Merv Goldsworthy e Pete Jupp alla sezione ritmica (basso/backing vocals e batteria/backing vocals).
Forniti i consueti cenni storici, vi assicuro che questo live spazza via i restanti della band britannica. I motivi sono da ricercare nel fatto che suonano per intero quello che rimane il loro effettivo capolavoro, e che alcuni di questi momenti sono stati quasi dimenticati in tempi recenti e/o poco proposti on stage: “Everytime I think of You” ai tempi cantata anche da Eric Martin; “Don’t Stop” e “The Dream that Died” rappresentano tutt’oggi un mix di colori ed emozioni in grado di stimolare ricordi suggestivi, rievocare luci sommesse ma indelebili
Se è vero che l’Amore puro è arduo a morire, altrettanto autentica è l’attrazione verso pezzi di ieri che nella nostra memoria artistica rimangono eterni.
Con Overland in grande spolvero, come sempre (!!!) risulta impossibile non appagare i sensi dinanzi a brani come “Bad Luck” (Desmond Child docet), la title track (a mio modo di vedere la canzone più bella mai scritta da sempre dagli FM) e “Someday” o ancora ”Burning My Heart Down” che vede la partecipazione straordinaria del tastierista originario Didge Digital.
Superfluo fare una review track by track, questo Though It Out Live rimane un disco pienamente riuscito sia sotto il profilo artistico/musicale che negli intenti della band anglosassone, con un secondo disco colmo di chicche ed eseguite in modo impeccabile.
I ricordi di ieri valgono quanto le speranze di domani, entrambe accecano la nostra anima come se non fossero stelle di un’altra estate, e ci ritroviamo li ad aspettare il ritorno di sassi lanciati contro le nuvole rimasti magicamente sospesi in aria.
Una sensazione di piacevole nostalgia, di un tempo ultimato che non trapassa, di un ritorno inverosimile. Una percezione che non muore e che gli FM conoscono perfettamente.
© 2021, Yuri Picasso. All rights reserved.
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