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01 Aprile 2021 0 Commenti Massimiliano MaxAor Carli
Nell’ultimo numero di Rock Candy Magazine, l’editore HoJo intervista l’uomo che quasi sostituì il leggendario frontman degli AC/DC, Bon Scott, dopo la sua prematura scomparsa nel 1980.
Steve Burton era un semi-sconosciuto cantante di Birmingham, in Inghilterra, che si guadagnava da vivere lavorando come roadie per un certo numero di band, tra cui i Judas Priest. Due suoi amici, Terry Lee e Keith Evans, lavoravano proprio per gli AC/DC: Terry come direttore delle luci e Keith come tecnico della chitarra di Angus Young. Quando Bon morì il 19 Febbraio 1980, entrambi suggerirono Burtie per il posto vacante di vocalist.
“Andai a Londra per fare un provino per la band”, conferma Burtie nell’intervista. “Andavo d’accordo con tutti e pensavo di aver fatto bene, ma per non so quale motivo non ebbi il posto, che alla fine andò a Brian Johnson, ovviamente. Ma dovevo aver fatto una buona impressione al gruppo, perché subito dopo ricevetti una telefonata che mi chiedeva se fossi interessato a lavorare con Angus ed il nipote di Malcolm Young, Stevie. Stavano mettendo insieme una nuova band a Birmingham e mi dissero che Malcolm avrebbe dovuto contattarmi”.
Stevie e Burtie finirono per formare gli Starfighters e nel giro di tre mesi alla band fu offerto il supporto per la tappa britannica del Back In Black Tour degli AC/DC. Malcolm fu così impressionato dal gruppo che finì per lavorare con gli stessi Starfighters su un demo, che portò la formazione a firmare per Jive Records.
Gli Starfighters registrarono due album per l’etichetta – l’omonimo del 1981 e In-Flight Movie del 1982 – ma il successo si rivelò sfuggente e il gruppo presto si sciolse.
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