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Recensione Gemma Sepolta

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Gemma Sepolta

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Coverdale Page – Coverdale Page – Gemma Sepolta

15 Marzo 2021 8 Commenti Samuele Mannini

genere: Hard Rock
anno: 1993
etichetta: Emi
ristampe:

Tracklist:

Shake My Tree
Waiting For You
Take Me For A Little While
Pride And Joy
Over Now
Feeling Hot
Easy Does It
Take A Look At Yourself
Don't Leave Me This Way
Absolution Blues
Whisper A Prayer For The Dying

Formazione:

Guitar – Jimmy Page
Vocals – David Coverdale
Bass – Jorge Casas
Drums – Denny Carmassi

Producer – Coverdale, Page, Fraser

 

Quello che è utile nei matrimoni d’interesse è che svolgano la funzione per cui sono stati celebrati e questo disco ne è la plastica dimostrazione. Il connubio tra questi due mostri sacri dell’ hard rock nasce infatti dagli interessi coincidenti dei due protagonisti e saranno portati a completa realizzazione proprio grazie a quest’opera. Jimmy Page non è mai riuscito a digerire completamente la fine dei Led Zeppelin e nonostante i progetti solisti e i due album dei The Firm ( con Paul Rodgers) l’astinenza da dirigibile era sempre pressante, non riuscendo a convincere Plant, che nel frattempo se ne era fatta ben più di una ragione, ha tentato la carta della gelosia, ovvero fare un disco con quello che tutti consideravano l’emulo più credibile e famoso di Mr. Plant. Coverdale dal canto suo dopo i polveroni commerciali di 1987 e Slip Of The Tongue aveva ancora una volta smontato gli Whitesnake e dopo gli ennesimi problemi di salute era in attesa di qualcosa che non rischiasse di essere un buco nell’acqua, dopotutto il vento degli anni 90 aveva cambiato direzione e il pericolo di finire in disgrazia era concreto. Quindi quando il boss della Geffen ( distributrice per gli usa degli Whitesnake) iniziò a tramare per un progetto comune per i due artisti trovò il terreno super fertile ed in men che non si dica i due cominciarono a produrre musica. Il disco fu registrato in quattro differenti sessioni ed altrettanti studios ( tra i quali gli Abbey Road di Londra) , nelle canzoni infatti si percepiscono anche i vari stadi di miglioramento della voce di Coverdale.

Il frutto di questi sforzi si espleta in undici solide canzoni che partendo dalla comune matrice blues, si sviluppano ora più nella direzione classica degli Zeppelin ora più verso la matrice Hard Rock più chart oriented degli Whitesnake 2.0. Infatti il disco pur essendo uscito nel 1993, vende abbastanza bene, i problemi saranno più durante i tour, che non adeguatamente supportati segneranno un mezzo flop, decretando così la fine del progetto. Nonostante tutto però gli obbiettivi dei due deus ex machina saranno raggiunti. Coverdale mostrerà di essere ancora in palla e dopo un album blues e un live acustico ( assolutamente splendido) riprenderà in mano gli Whitesnake fino ai giorni nostri, l’operazione gelosia infine riporterà Page e Plant (che nel frattempo ebbe a definire David il “Cover…Version”) insieme sul palco e collaborare ancora…. e vissero tutti felici e contenti.

Questo disco non va però ripescato solo per la sua funzione storica o per il gossip che generò; qui ci sono pezzi di alta scuola , Shake My Tree con il suo riffettone blues e le spiccate tematiche sex oriented tanto cari ai Whitesnake prima maniera, il lento Take Me For A Little While ovvero una sorta di Sailing Ship ancor più emozionale, Pride And Joy zeppeliniana nel suo intimo profondo ed Over Now che innesta parti molto Hard Rock in una atmosfera Khasmiriana originale e familiare allo stesso tempo. Altre menzioni meritano Absolution Blues che inizia  con il chitarrone di Page, su cui Coverdale offre una prestazione notevole ed infine la grandiosa Whisper A Prayer For The Dying, un pezzo etereo e mistico con un’altra grande prova offertaci da Mr. Page.

Insomma il disco è di livello assoluto e addirittura  David Coverdale ha dichiarato che siccome erano già pronti sei brani per l’eventuale sequel, si starebbe accordando con Page per una edizione remasterizzata con queste track in aggiunta, questo significa che probabilmente toccherà preparare i nostri portafogli, con la speranza che la remasterizzazione possa correggere un po’ di difetti della produzione originale che sicuramente non era a livelli  eccelsi……..Preghiamo fratelli e sorelle, preghiamo.

© 2021, Samuele Mannini. All rights reserved.

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