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Recensione Gemma Sepolta

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Gemma Sepolta

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Tim Feehan – Full Contact – Gemma Sepolta

27 Novembre 2020 6 Commenti Samuele Mannini

genere: Hi tech/Aor
anno: 1990
etichetta: MCA
ristampe:

Tracklist:

1 Heart In Pieces
Producer – David Cole
2 It Ain't Easy
Producer – David Cole
3 Somebody Else's Moment
Producer – David Cole
4 Something To Hide
Producer – David Cole
5 Stand
Producer – Brian Macleod , Tim Feehan
6 Dive!
Producer – Tim Feehan
7 Can't Let Go
Producer – David Cole
8 Feel It Believe It
Producer – Brian Macleod , Tim Feehan
9 Just Like You And Me
Producer – Brian Macleod , Tim Feehan
10 Look Before You Leap
Producer – Jeffrey "CJ" Watson*, Tim Feehan

Formazione:

Tim Feehan, Vocals
keyboard ,bass, drums programming

Ospiti:

Randy Jackson bass
Michael Landau ,Bruce Gaitsch, Steve Lukather Guitar
Jeffrey Cj Vanston Keyboard

 

Non ricordo dove lessi la recensione di questo disco se Flash o Metal Shock e a dire il vero nemmeno troppo la recensione in se stessa , ma insomma son passati 30 anni sarò scusato , stavo cominciando a coltivare di nascosto il mio lato mollaccione , mentre in pubblico mi davo ancora all’ heavy duro e puro o almeno hard rock con chitarre a manetta, il mio animo si stava volgendo pian piano alla melodia e tempo un paio di anni avrei fatto anche qualche proselito , ma vabbè insomma frega poco a chi leggerà.

Come lo vogliamo definire…hi tech AoR? Ok tanto si fa per intendersi, comunque a quei tempi non riuscii a digerirlo del tutto, mi mancava il background culturale melodico, ma tra me e tre canzoni sbocciò l’amore e che Dio benedica l’analogico che più o meno ti forzava a mettere su cassetta tutto il disco e per ascoltare quelle canzoni , ho finito , un po’ per volta , per approfondire ed apprezzare l’intero lavoro.

Le tre canzoni che mi rapirono il cuore sono l’opener Heart in Pieces , a proposito, ho poi scoperto che questa canzone era stata scritta per i Chicago e avrebbe avuto ben altra risonanza, la seconda canzone è Look before you Leap lento di categoria superiore tra Toto e Foreigner e poi uno dei brani che amo di più in assoluto….ma assoluto proprio Can’t let go , elettrica passionale struggente con un testo che tante volte mi ha fatto riflettere.

Insomma già per queste tre canzoni…il gioco varrebbe la candela, poi col tempo anche le altre canzoni meno “rock” hanno finito per soddisfare il mio gusto ed infatti sarebbe reato ignorare la suadente  Somebody else’s Moment…con Mark Spiro alla penna…e la leggera e spensierata leggerezza del RnR di Feel It Believe It.Justl ike you and me ti fa sculettare in un mix tra un giro Blues e un coretti di musica dance anni 80…una vera figata.

E danzerecce sono anche Something to Hide che flirta amabilmente con un giro funky , e la hi tech  Stand , mentre Dive! è più elettrica e canonica .

Ora se pensate che in questo disco partecipano in veste di songwriting e di esecutori il Gotha del melodic rock ….Mark Spiro , CJ Vanston , Steve Lukater etc…e che Tim è un interprete e compositore di categoria extra lusso, direi che il recupero di questo gioiello è un obbligo morale, anche perché queste sonorità non sono ahimé più ripetibili.

E se ascolterete bene i testi vi si squaglierà il cuore.

P.s anche il disco precedente meriterebbe di essere recuperato, ma secondo me si muove ancor più ai limiti dell’ Aor ed ho ritenuto questo disco più idoneo ad essere proposto su questa pagina.

© 2020, Samuele Mannini. All rights reserved.

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