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20 Novembre 2020 0 Commenti Massimiliano MaxAor Carli
MSG è oggi senz’altro un nome leggendario. E ora, dopo due ottime release sotto le spoglie del Michael Schenker Fest, un vero eroe della chitarra sta tornando alle sue radici. Formando il Michael Schenker Group (MSG) nel 1979, Michael Schenker (image credit Stephanie Cabral) ha gettato le basi per una delle carriere soliste più gloriose di tutti i tempi dell’Hard Rock. E mentre nessuno si aspettava niente di meno da un ex chitarrista di Scorpions ed UFO, è quasi impossibile menzionare tutto ciò che Michael ha costruito negli ultimi 50 anni o citare le innumerevoli persone che ha influenzato o con cui ha suonato.
“Non mi sono mai guardato indietro”, è il modo in cui lui riassume seccamente una carriera straordinaria. A causa di questa mentalità, si è reso conto solo molto tardi quale enorme impatto avesse avuto la sua musica sul mondo del Metal e del Rock in generale. Pochissimi guitar player possono essere citati come un’influenza primaria per artisti del calibro di James Hetfield, Kirk Hammett, Dave Mustaine, Dimebag Darrell, Slash o Kerry King. Tuttavia, capire Michael Schenker significa capire una cosa fondamentale: non è qui per essere adulato, non è qui per arricchirsi, ma è qui per suonare. E a 65 anni lo fa con la stessa spavalderia, verve e vertiginosa maestria di sempre. “Ho ancora 16 anni nella mia testa!”, esclama ridendo.
Giusto in tempo per il suo 40° Anniversario come artista solista e il suo 50° compleanno come musicista, resuscita l’immortale Michael Schenker Group. Immortal è anche il nome del suo nuovo album, registrato probabilmente dalla formazione più forte della sua lunga storia. E si tratta di un lavoro che suona fresco, dinamico e agile, che mette in mostra i giganteschi talenti vocali del prodigio cileno dell’Hard Rock, Ronnie Romero (Rainbow), sostenuto dai cantanti Ralf Scheepers (Primal Fear), Joe Lynn Turner (ex Deep Purple) e dal fratello d’armi di Schenker, Michael Voss (Mad Max), che ha prodotto nuovamente il disco insieme allo stesso Schenker in modo impeccabile ed incisivo.
Accanto a Michael Schenker, ci sono il bassista Barry Sparks (Dokken), il tastierista Steve Mann, così come i tre batteristi Bodo Schopf, Simon Phillips (ex Toto) e Brian Tichy (ex Whitesnake), che pompano a più non posso in tutto il corso del disco. E non è tutto, perchè lo straordinario mago della tastiera Derek Sherinian (Dream Theater, Black Country Communion) regala all’ascoltatore un battesimo di fuoco nel violento apripista Drilled To Kill, alimentato dall’incredibile tornado vocale di Ralf Scheepers (qui sotto il lyric video).
TRACKLIST
“Drilled To Kill” (feat. Ralf Scheepers)
“Don’t Die On Me Now” (feat. Joe Lynn Turner)
“Knight Of The Dead” (feat. Ronnie Romero)
“After The Rain” (feat. Michael Voss)
“Devil’s Daughter” (feat. Ralf Scheepers)
“Sail The Darkness” (feat. Ronnie Romero)
“The Queen Of Thorns And Roses” (feat. Michael Voss)
“Come On Over” (feat. Ronnie Romero)
“Sangria Morte” (feat. Joe Lynn Turner)
“In Search Of Peace Of Mind” (feat. Ronnie Romero, Gary Barden, Doogie White, Robin McAuley)
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