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Classico

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Tora Tora – Wild America – Gemma sepolta

23 Ottobre 2020 12 Commenti Samuele Mannini

genere: Hard rock
anno: 1992
etichetta: A&M
ristampe: Bad reputation

Tracklist:

WILD AMERICA

AMNESIA

DEAD MAN ‘S HAND

AS TIME GOES BY

LAY YOUR MONEY DOWN

SHATTERED

DIRY LITTLE SECRETS

FAITH HEALER

COLD FEVER

NOWHERE TO GO BUT DOWN

CITY OF KINGS

Formazione:

Anthony Corder - Voce
Keith Douglas - Chitarra
Patrick Francis - Basso
John Patterson - Batteria

Produttore: Sir Arthur Payson

 

Per la serie conosciuti , ma non troppo I Tora Tora attirarono l’attenzione già per l’eccellente Surprise Attack del quale magari parlerò un’ altra volta.

Con questo Wild America raggiungono l’apice limando certe punte di “grezzitudine” e maturando anche grazie alla produzione più raffinata firmata da sir Arthur Payson…..e ragazzi quando dico che la produzione è metá dell’opera nn vado lontano dalla verità.

Comunque estetica a parte la musica c’è ed è di qualità superiore , un hard rock stradaiolo con atmosfere a la Georgia satellite condite con una elettricità Tesliana e una voce al vetriolo ci portano immediatamente allo sculettio impetuoso e il piede batte che sembra in preda alla Taranta…

L’ opener Wild America sembra fatta apposta per il vero tamarro ( tipo me) che con 500 watt di stereo in macchina fa picchiare quel subwoofer come se non ci fosse un domani….e dito medio ai tunzettari vari ed eventuali….non vi temiamo . Amnesia è un mid tempo hard rock bello sostenuto e danzereccio, Dad man’s Hand è Georgia satellite meets Tangier, si prosegue la scalata facendo pausa su As time goes by , lento struggente e romantico….ci sentite i Tesla ? Io si…. Si riparte con la western electric Lay your Money down , con vari riferimenti Aerosmith e poi avanti con le più dure Shattered e Dirty secret, si torna nel west con Faith healer per poi tornare a picchiare come fabbri in Cold Fever e si chiude alla grande prima con la melodica Nowhere to go but down e infine con la vigorosa energia di City of King.

Insomma 47 minuti di magia e di sano hard rock and roll.

Mi sono piaciuti talmente i primi due che non ho ancora avuto il coraggio di ascoltare il recente ultimo disco….ho paura che mi distrugga la magia.

P.s la ristampa della Bad reputation con le consuete bonus potrebbe essere una ottima occasione per metterci le mani sopra.

© 2020, Samuele Mannini. All rights reserved.

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