Recensione

Beverly Killz – Iguana Mulata – recensione

17 Ottobre 2020 8 Commenti Samuele Mannini

genere: Hard Rock / Street
anno: 2020
etichetta: Perris record

Interessante proposta di questo fine 2020 è questo secondo full lenght dei nostrani Beverly Killz , formatisi a Milano nel 2007 dopo aver suonato quasi 80 spettacoli dal vivo in ogni dove,, la band ha pubblicato il suo primo EP chiamato “Straight From Underground” nel 2009, mixato dal produttore Alessandro Del Vecchio, nel 2012 il primo full lenght Gasoline & Broken Hearts esce per Perris Records e visti i buoni riscontri ha consentito ai nostri di fare diversi tour , aprendo tra gli altri per Adam Bomb, Crazy Lixx, Sister etc.…

Il disco si muove su una base di buon vecchio street fine anni 80 con evidenti richiami ai primi Skid Row e con qualche pennellata funkeggiante a la Bang Tango che vanno ad intrecciarsi a moderne melodie di derivazione scandinava , il tutto arricchito da un Guitar work robusto e a tratti “metalloso” di tutto rispetto.Questo giusto per dare un’idea di massima perché in ogni brano si notano inserti molto vari che rendono i brani non banali e assolutamente interessanti pur mantenendo ritornelli efficaci e di facile assimilazione.

Si parte con l’opener Take me,Hate me ed un riff che sembra uscito dal debutto degli Skid Row con ritornello dal sicuro impatto quando sarà eseguito live, seguito dal gradevole mid tempo A Girl like you, Insane invece , richiama da un cassetto della mia memoria un pizzico di Shotgun Messiah con quegli innesti di voce filtrata, mentre Lovin’you deve la sua ruffianeria ad un riff immediato che strizza l’occhio alla melodia scandinava. Over the edge ci riporta alle atmosfere Skid, mentre Boogyeman si muove su un bel riff ed un ritmo di hard rock metallizzato de luxe, After The Rain un perfetto e originale mix tra melodia scandinava e struttura funkeggiante molto Bang Tango ascoltare per credere la sorprendente alchimia. Rock and roll fumante in Fast n’ lose e Jailbreak e per chiudere la splendida ballad Stephanie che sinceramente non mi aspettavo e che sembra uscire direttamente dal cuore dellle boulevard californiane, un must.

Insomma devo senz’altro fare i miei complimenti a questi ragazzi che con personalità e tecnica invidiabile ci riportano alle atmosfere dell’epoca dorata di questo genere pescando si a piene mani dal passato , ma arricchendo con tocchi di modernità e originalità negli arrangiamenti, sapere che sono italiani mi riempie di orgoglio perché insieme a Lionville e Room Experience tengono alto il nome dell’ Italia in ambito Hard Rock specialmente in questi tempi difficili.

Ascoltate e vedrete che lo acquisterete con gioia.

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