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Perfect Plan – Time for a Miracle – recensione

12 Settembre 2020 17 Commenti Giulio Burato

genere: AOR
anno: 2020
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

1  Time For A Miracle
2  Better Walk Alone
3  Heart To Stone
4  Fighting To Win
5  Everytime We Cry
6  What About Love
7  Nobody’s Fool
8  Living On The Run
9 Just One Wish
10  Don’t Blame It On Love Again
11  Give A Little Lovin’
12  Don’t Leave Me Here Alone

Formazione:

Kent Hilli – lead vocals
Rolf Nordström – guitar
Leif Ehlin – keyboards
Fredrik Forsberg – drums
Mats Byström – bass

 

“TIME FOR A MIRACLE”?

La risposta è Sì; gli scandinavi Perfect Plan colpiscono nel segno con un titolo ed un’argomentazione che sono un chiaro riferimento al disgraziato anno in cui stiamo vivendo; c’è bisogno appunto di un miracolo e la loro musica, in questo caso, ci darà un segnale positivo.
Dopo l’ottimo debutto del 2018 intitolato “All Rise”, in cui era presente la hit “In and out of love”, i cinque ragazzi, non più di primissimo pelo, tornano con la stessa line-up tranne che per P-O Sedin, sostituito al basso da Mats Bystrom.
Una batteria marciante con pregiati innesti di tastiera dà il via all’ottima title-track che ci riporta direttamente ai maestosi Giant; da applausi il ritornello e il lavoro di Rolf Nordstrom alla chitarra. Non da meno è la seconda canzone, primo singolo, in cui Kent prende le redini del cavallo di razza intitolato “Better walk alone” che ha richiami Wingeriani nel coro. Notevole l’assolo.
“Non c’è due, senza tre”, come il numero dei singoli estratti dall’album ed in sequenza sulla tracklist. Quindi terzo singolo e terza traccia intitolata “Heart to stone”; la canzone è più soffusa nella strofa ma ha un refrain che sale verso quella scalinata, raffigurata nella cover, per arrivare, poi, alla porta del cielo con il lento “Fighting to win”, grazie alla formidabile prova di Kent dietro il microfono.
Respiriamo un attimo dalla descrizione track by track, ma il discorso non vale per i Perfect Plan che ci regalano ancora, altre canzoni di grande livello.
In primis, la bellissima “Just one wish”, puro AOR cristallino con un ritornello costruito in maniera egregia. Le tre canzoni a metà scaletta sono invece un chiaro omaggio allo stile delle band “coverizzate” nell‘EP del 2019 “Jukebox heroes”. Infine, come non ricordare il secondo lento, posto come ultima traccia, con un Kent Hilli protagonista indiscusso.
A chiudere il cerchio segnalo due intro; il country-blues presente in “Nobody’s fool” che strizza l’occhio anche nel titolo ai Cinderella e le note iniziali di “Don’t blame it on love again” che fanno molto Eclipse.

IN CONCLUSIONE

Se il primo album “All rise” aveva stupito tutti gli amanti del genere, con questa ultima uscita i Perfect Plan ci regalano un piccolo MIRACOLO da avere nel proprio scaffale musicale.

© 2020, Giulio Burato. All rights reserved.

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