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Michael Grant & The Assassins – Always The Villian – recensione

21 Luglio 2020 7 Commenti Alberto Rozza

genere: Hard Rock
anno: 2020
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

1. Barrel Of A Gun
2. Always The Villian
3. Killing Me Slowly
4. Nightmares
5. Red Light Run
6. Anthem Of Us
7. Break Me With U
8. Death Of Me
9. Runaway (Can You Stand The Rain)
10. Gimme Salvation
11. Secrets

Formazione:

Michael Grant – All Instruments & Vocals
Shane Fitzgibbon - Drums on tracks 1, 4, 7, 8 & 10

Contatti:

Sito: https://mgassassins.com/home
Facebook: https://www.facebook.com/MichaelGrantAssassins/

 

Interessantissima uscita estiva per Michael Grant, già membro degli L.A. Guns, bravissimo chitarrista statunitense che da anni si fa notare nel panorama hard rock, musicista e interprete di grande rilievo, dotato di arguta originalità e maestria strumentale, oltre a un’attitudine innegabile.

Partenza riservata alla scatenata “Barrell Of Gun”, ipnotica, elettrica, premessa di un album che può solo riservare grandi sorprese: da notare che, escluse alcune tracce di batteria, Grant suona tutti gli strumenti presenti nel lavoro, comprese le parti vocali. La title track “Always The Villian” ha una grande musicalità, un impatto titanico sull’ascoltatore: dinamica accattivante, melodia ottimamente incatenata e una buona fluidità ne fanno un pezzo azzeccatissimo. “Killing Me Slowly” è una martellata, cruda, velenosa, dalla linea vocale e ritmica assolutamente suadente, che presenta alcuni fraseggi chitarristici di grande interesse, che convergono tutti in una traccia di grande profondità ed effetto. “Nightmares” punta dritto alle emozioni più soavi, con le sue atmosfere evocative, con un arpeggio ampio e penetrante e l’immancabile intensità dell’interpretazione vocale, che con una punta di malinconia si riversa nella successiva “Red Light Sun”, decisamente più scellerata, sporca e tagliente, classica nel suo essere puramente rock, sia nelle cadenze che nella trama musicale. L’aria si fa più movimentata e festaiola con l’inno “Anthem For Us”, un grido scatenato, ammiccante, di grande trasporto, azzeccato e indirizzato a tutti quelli che, volenti o nolenti, si sentono sempre giovani (esiste una versione acustica su Youtube che potrebbe intrigare qualche lettore!). “Break Me With U” ci proietta su nuovi orizzonti, spaziali per sonorità e inconsueti per la tradizione di Michael Grant, che però rendono questo brano assolutamente interessante e fresco, nonostante la superba e oscura trama ritmica. Si torna su sentieri battuti con la granitica “Death Of Me”, quadrata, compatta, cristallina, canonica al 100% nella sua coralità globale. Con “Runaway (Can You Stand The Rain)” si torna a esplorare la parte sentimentale del rock, con la sua incontrollabile intensità e il reale trasporto emotivo che solo brani come questo possono garantire. “Gimme Salvation” tambureggia e scoppietta, lavora molto sulla dinamica e sull’assoluta bravura strumentale di Grant, arrivando a una buona sintesi finale. Giunti in coda troviamo “Secrets”, altro pezzone da autostrada americana e da paesaggi infiniti, ciliegina sulla torta di un lavoro di altissimo livello, che nel genere si presenta come uno dei più riusciti di questo 2020 e che si spera porti definitivamente Michael Grant nel gotha dell’hard rock, luogo che effettivamente, per bravura e attitudine, gli compete.

© 2020, Alberto Rozza. All rights reserved.

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