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27 Maggio 2020 1 Commento Alberto Rozza
genere: Classic Rock
anno: 2020
etichetta: Rock People Music
Tracklist:
1. I'm Ready
2. Running So Long
3. Sweet Lies
4. Give It Good
5. Sleeping
6. Sorcery
7. Be There In The Morning
8. I'd Do Anything
9. Mint Jelly
10. Rebel
11. Steel Horse
12. Keep Calm And Carry On
13. Razor's Edge
14. Break It Down Slowly
15. Only A Soldier
Formazione:
Hoss Thompson – Lead Vocals, Guitar
Jax Sedgwick – Guitar, Backing Vocals
Andy Bates – Drums
Steve Revier – Bass
Contatti:
Sito: https://www.thirteenstarsuk.com/
Facebook: https://www.facebook.com/ThirteenStars/
In un mondo dove spesso il successo si basa su click, like o simili, i Thirteen Stars si presentano come un vero e proprio antidoto: sinceri, profondi e ispirati, un’ottima sorpresa musicale!
Brani rapidi, sintetici, diretti: questa sembra essere la caratteristica della band, che si presenta con “I’m Ready”, iconica, coinvolgente e cantabilissima, che da subito immerge l’ascoltatore in un ambiente positivo e confortevole. “Running So Long” ha un sapore nostalgico (con esplicita dedica al compianto Tom Petty), classico, che rimanda alla mente orizzonti sconfinati e gli infiniti chilometri percorsi nella vita. Si prosegue sulla via delle sensazioni, “Sweet Lies” ricorda i momenti passati dalla band con i colleghi The Quireboys, ricordando in alcuni passaggi sonorità molto springsteeniane. Con “Give It Good” si esplora una nuova gamma sonora: spezzettata, cadenzata e suadente, risulta essere complessivamente evocativa e scanzonata. Arriviamo alla cruenta e tagliente “Sleeping”, ennesima ottima sfaccettatura di genere dei Thirteen Stars, che in questo caso esprimono la giusta durezza sonora unita a una trama delineata e piacevole. Suono pieno e massiccio per “Sourcery”, strabiliante strutturalmente de dal gusto impeccabile: brano di spessore assoluto. I toni si fanno frizzanti e scanzonati su “Be There In The Morning”, narrativa, eclettica, retrò, una canzone che ti apre il cuore nel vero senso della parola. Essenziale, compatto e sonoro, l’album prosegue con “I’d Do Anything”, lieve e ritmata, perfettamente cesellata, con una struttura musicale che si lascia naturalmente completare dalla linea vocale. Nubi rock blues si addensano sulla riconoscibilissima “Mint Jelly”, canonica, saporita ma nel complesso autentica. “Rebel”, con le sue sonorità e cadenze molto “americane” si fa amare al primo ascolto, così come la successiva “Steel Horse”, tintinnante, profondamente southern, che completa un’accoppiata ben congeniata. Con “Keep Calm And Carry On” si attraversano territori più mainstream e commerciali, capaci di saziare l’appetito di un pubblico vasto e multi – genere, fatto che dimostra l’assoluto gusto e capacità della band nel comporre brani sempre accattivanti e interessanti. Movimentata e martellante, “Razor’s Edge” è un pezzone di grande bravura strumentale, una dimostrazione stilistica dura e pura, ottima a variare e spezzare la dinamica del disco, così come la sua “naturale” continuazione “Break It Down Slowly”, senza pietà, puramente rock, dall’anima e dal sapore inconfondibile. Strumentalmente importante, con un intro acustico emozionante e con un solo di chitarra prolungato e insistito, “Only A Soldier” (il brano più lungo presente in questo lavoro) conclude questo album strepitoso, originale sotto molti versi, ricco di spunti e soprattutto dall’identità musicale indiscutibile, segno di una grande consapevolezza e di un grande sforzo compositivo.
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