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21 Aprile 2020 1 Commento Max Giorgi
genere: Westcoast / AOR / Pop Rock
anno: 2019
etichetta: Indipendente
Tracklist:
01. Turn You On
02. Until A Better Day
03. Challenge The Sky
04. Hot Stuff
05. Unchain My Life
06. A 1000 Ways To Say I Love You
07. Demanding Life
08. It’s Just Desire
09. She’s A Dream
10. Time
11. I Won’t Follow
Formazione:
Mike Della Bella: Songwriter, Arranger, Producer
Nanà Petrossi: Lead vocals
Chiara Stroia: Lead vocals on “She’s A Dream”
Francesco Isola: Drums
Marco Pistone: Bass
Daniele Trissati: Guitars
Mauro Scardini: Piano, Keyboards, Arranger
Valentina Tramacere: Backing vocals on Tracks 01, 03, 06
Frederica Zavaleta: Backing vocals on All Tracks
Frank Polucci: Backing vocals on All Tracks
Veronica Monaco: Backing vocals on All Tracks
Raffaella Monza: Backing vocals on All Tracks
Francesca Pariboni: Backing vocals on All Tracks
Contatti:
Cari lettori e lettrici di MelodicRock.it, come ben sapete, esistono nuove uscite che vengono precedute da importanti supporti pubblicitari e di produzione, ma che alla resa dei conti, si rivelano mediocri o del tutto scadenti… esiste invece un sottobosco di lavori autoprodotti ed indipendenti che, purtroppo all’insaputa di molti, sono di grande spessore e qualità. “One”, primo lavoro dei Mike Della Bella Project ne è l’esempio lampante.
Questa band è la creatura del polistrumentista, autore e produttore romano Michele della Bella. Musicista di grande esperienza che inizia la sua carriera nella seconda metà degli anni 80. Le sue molteplici collaborazioni (su tutte quella con Faber Farina che è co-produttore del disco) e produzioni ,lo portano fino ai nostri giorni, in cui decide di manifestare tutto il suo grande amore per il genere west-coast dando alla luce “One”.
Apre le danze il brano “Turn on you”. Le sue prime note ci prendono e, con un potentissimo “fuoricampo”, ci spediscono direttamente in un mondo in cui west-coast ed AOR si sposano creando un connubio perfetto ed avvalorato dall’altissimo livello dei musicisti e dalla voce crstallina e colorata di Nanà Petrossi.
Cerco di riprendermi da questa brima “botta” musicale, che inizia “Until a better Way” in cui tutta l’anima weast-coast esce fuori ed in cui non si può fare a meno di pensare ai fraseggi di chitarra di Lukateriana memoria, che hanno dato valore ai grandi successi dei Toto e rendono questo brano alquanto piacevole.
Con il terzo brano “Challenge the sky” la qualità non si abbassa. Anzi! Un dolcissimo half time shuffle in cui melodia, groove e tecnica si intrecciano in simbiosi con la grande interpretazione vocale di Nanà.
Brano più leggero, ma estremamente piacevole è “hot stuff” che con il suo ritornello accativante concquista immediatamente l’ascoltatore.
“Unchain my life” ci mostra il lato più pop-rock di questo disco con chitarre più cattive e ritmica lineare in un brano che non sfigurerebbe assolutamente in una ipotetica classifica top 100 americana.
Poteva mancare la ballad? Ecco a voi servita “A 1000 Ways to say I love you”, che ci regala qualche minuto di dolcezza, sentimento ed un bel solo di chitarra (ottimo il lavoro di Daniele Trissati su tutto l’album).
Abbiamo superato la sua metà, e questo “One” mi sta completamente conquistando… ma non è ancora finita!
Prendete un pò di pop, una spruzzata di latin, rock quanto basta, fate mantecare con del sano west-coast… ed ecco a voi la ricetta per il brano “Demanding Life”. Ascoltatelo, ed anche da seduti non riuscirete a star fermi e dovrete ballare sulle sue note!!!!
Jus’t Desire con la sua ottima ritmica e I fraseggi tecnici che ricordano la Toto style, ci traghetta verso “She’s a Dream”. In quest brano Nanà Petrossi lascia il timone da lead vocals a Chiara Stroia. Cambia il timbro vocale e cambia anche l’atmosfera. Ecco che di colpo si aprono le porte del Blue Note con le sue luci tenui, il suo silenzio… e sul palco uno swing sognante con voce, pianoforte e chitarra che si inseguono creando dolci melodie. Brano di altissimo livello!!!
Con “Time” ritroviamo Nanà alla lead vocals e la band torna al classico weast-coast con alcune punte di acid jazz (stile Incognito) ed un ottimo assolo di basso.
Non ci posso credere, il tempo vola e siamo già arrivati all’undicesimo brano che chiude l’album. Con “I Won’t Follow You” I Mike della Bella Project si congedano tornando a suoni un po’ più pop-rock e con un ritornello che ti entra in testa e non ti lascia più.
IN CONCLUSIONE
…ma quanto è bello questo “One”!!! C’è un po’ di tutto. Dal West-coast al pop-rock con qualche accenno di AOR e Swing. Il tutto supportato da un ottimo songwriting e da dei musicisti di altissimo valore. Se vogliamo proprio tagliare il capello in 4, forse la produzione non rende completamente giustizia e trovo triste che un lavoro di questo livello non abbia il supporto che merita dal punto di vista discografico. Comunque, mentre scrivo questa recensione apprendo degli importanti consensi che “One” sta ricevendo in Spagna ed in Giappone. Quindi, non siate pigri ed ascoltatelo!!!!!
Stay safe, stay at home, wash your hand… We Rock!!
“Andrà tutto bene”
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