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06 Aprile 2020 11 Commenti Denis Abello
genere: Glam / Sleaze / Melodic Rock
anno: 2020
etichetta: Street Symphonies Records / Burning Minds Music Group
Tracklist:
01. So What?
02. Malleus
03. Welcome Insanity
04. A Beautiful Mind
05. Heresy
06. Burn 'em All
07. Is It Love
08. My Vicious Way
09. 509
10. Prominence
11. One For The Road
Formazione:
John Elliot: Lead vocals
Blomman: Guitar
Pontus: Guitar
Ludwig: Bass
Sam Samael: Drums
Contatti:
La prima comparsa sui lidi musicali i Confess l’hanno fatta nel 2014 con un album (Jail) dal sapore un po’ acerbo ma con un’ottima potenzialità di fondo a cui seguì il successivo Haunters che limita certi difetti per portare la band ad un nuovo livello. Livello che viene ampiamente raggiunto e superato da questo nuovo piccolo gioiellino a titolo Burn’Em All di hard sleaze rock melodico e… anche un po’ cotonato!
Mai come in questo caso il “tre” risulta il numero perfetto, infatti se avete voglia di farvi un salto nel passato della band (e se non li conoscete fatelo che ne vale la pena) e ascoltarvi i precedenti lavori della band e alla fine sono sicuro che ne converrete con il sottoscritto che questo terzo lavoro è il sunto perfetto di una veloce carriera sempre in crescendo!
Lo stile più pulito e maturo dei pezzi non tradisce mai l’Anima stradaiola e “da palco” degli esordi e anzi regala maggior compattezza al piacevole scorrere dell’ascolto di questo lavoro che risulta, seppur confinato nel genere Sleaze/Glam/Hard Rock, vario e senza mai cali di tensione, cosa non da poco per un genere che se la gioca tutta sul fatto di mantenere l’adrenalina sempre sopra la media.
Si parte quindi bene con il pedale ben piantato sull’acceleratore con le iniziali So What? e Malleus. La voce di Joe Elliot è perfetta per il genere e sporca il giusto l’incedere dei due pezzi iniziali. Ci spostiamo dallo Sleaze grezzo iniziale verso un brano veramente radiofonico come Welcome Insanity in cui è ancora la duttilità della voce di Elliot (senza togliere al resto della band che lavora sempre precisa e diretta sui pezzi) a fare la vera differenza… e da un pezzo radiofonico torniamo nel più duro rock con A Beautiful Mind per poi lanciarci nell’adrenalinica cavalcata di Heresy in cui le chitarre piazzano il loro segno se un brano nettamente riuscito.
Burn’em All senza troppe pretese lancia verso un altro momento nettamente radiofonico come Is It Love, pezzo “old style” e dal fascino molto anni ’80 con quegli oh oh nel coro, bel centro! Con le successive My Viciou Way e 509 si torna a spararsi dose di adrenalina in vena per poi buttarsi nello sleazy melodic rock di Prominence. Degna conclusione con la glam arena rock di One For The Road, sicura goduria in sede live con quel ritornello da pugno al cielo e quell’intro da peletti ritti sulle braccine!
Grande album questo Burn ‘em All che smussa i margini più spigolosi dei Confess prima maniera per regalare una patina più “radiofonica” al tutto, cosa che chi scrive (e penso chi segue queste pagine) apprezza sicuramente. Bel colpo messo a segno inoltre per la piccola e sempre più apprezzabile Burning Minds che sotto l’egida Street Symphonies si porta a casa un sicuro pezzo da novanta che gli darà, ne siamo certi, parecchie soddisfazioni!
© 2020, Denis Abello. All rights reserved.
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