Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
06 Aprile 2020 5 Commenti Lorenzo M.
genere: Hard Rock
anno: 2020
etichetta: AFM Records
Tracklist:
1. The Joker 1:29
2. Gotta Get Away 5:30
3. The Devil Made Me Do It 3:36
4. Ride The Blade 4:23
5. When An Old Man Cries 5:25
6. Rock 'n' Roll Survivors 3:53
7. Fire And Ice 4:01
8. Warrior 3:35
9. Fire Etude 1:22
10. Breaking Out 4:27
11. Fistful Of Fire 4:02
12. The Surge 1:10
13. Gloryland 4:49
Formazione:
Alexx Stahl - voce
Hans Ziller - chitarra, cori
Frank Pané - chitarra, cori
Ronnie Parkes - basso, cori
André Hilgers - batteria
Contatti:
http://www.bonfire.de
https://www.facebook.com/bonfireofficial
Dopo averli visti all’opera lo scorso dicembre allo Slaughter Club nel milanese in una delle tappe del precedente e fortunato “Temple Of Lies Tour”, tornano con un nuovo capitolo discografico gli intramontabili hard rockers Bonfire, nome altisonante per tutti gli amanti di questo genere e vero e proprio fiore all’occhiello tedesco, i numeri della loro ormai quarantennale carriera parlano da soli.
“Fistful Of Fire” è il nome del nuovo album targato AFM Records, che consolida la formazione guidata dal suo membro fondatore Hans Ziller alla chitarra e che vede riconfermato Alexx Stahl dietro al microfono, Frank Panè alla seconda chitarra, Ronnie Parkes Al basso con l’unica novità dietro alle pelli rappresentata da Andrè Hilgers (ex Silent Force, Axxis, Rage, Herman Frank…), insomma “squadra che vince non si cambia! o quasi…”. La band tedesca nel corso della sua lunga storia ha affrontato svariati cambi di lineup ritrovandosi nel nuovo corso a dover fare a meno del cantante di lunga data Claus Lessman, sostituito prima dall’americano David Reece e poi dal connazionale Alexx Stahl, risultando convincente grazie al suo importante contributo nell’interpretazione degli ultimi lavori “Byte The Bullet” e “Temple Of Lies”, caratterizzati da un approccio sonoro più heavy e quadrato mantenendo intatte le linee melodiche per le quali i tedeschi sono conosciuti.
Il disco si apre con l’introduttiva The Joker dalla quale prende forma la potente e cadenzata Gotta Get Away che con la sua imponenza e melodia inaugura la partenza, il primo fulmine del nuovo lavoro porta il nome di The Devil Made Me Do It, pezzo che fila dritto alla velocità della luce dall’inizio alla fine con un chorus che una volta entrato in testa sarà difficile da cacciare via, anche la successiva Ride The Blade non è da meno, questa volta le chitarre si fanno più affilate e arcigne acquisendo un tono più metal con un ritornello accattivante che si palesa ancora una volta il pezzo forte del brano.
Dopo un inizio del genere i tedeschi ci concedono una tregua con il lento When An Old Man Cries, brano dalle atmosfere struggenti e ricche di pathos che confermano la classe di Alexx anche quando i toni si addolciscono, Rock ‘N’ Roll Survivors è il brano più anthemico del lotto studiato appositamente per fare colpo in sede live, un pezzo potente e dall’incedere roccioso da ascoltare con i pugni alzati al cielo al grido “FIGHT FOR ROCK!”.
Si prosegue su coordinate metalliche con la solidissima Fire And Ice per poi tornare indietro negli 80s con la melodica Warrior, un pezzo che farà brillare gli occhi dei nostalgici class rockers grazie ad uno stacco iniziale di tastiere molto vintage e efficace, il chitarrismo dal sapore neoclassico Fire Etude fa da apertura a Breaking Out, un altro highlight per tutti gli amanti dell’heavy metal ottantiano, prova che la band si trova in uno stato di grazia invidiabile e che non vuole mostrare segni di cedimento, neanche con la titletrack A Fistful Of Fire, brano granitico e celebrativo, un altro intermezzo strumentale dal nome The Surge ci porta alla conclusione del disco con la travolgente Gloryland strizzando l’occhio a certe sonorità power metal di casa teutonica, Axxis e Gamma Ray in primis.
In conclusione
I tempi lontani di perle come “Don’t Touch The Light”, “Fire Works” e “Point Blank” non torneranno più ed è un dato di fatto di cui tutti noi ne siamo consapevoli, ma questa nuova incarnazione dei Bonfire è stata capace di portare avanti la formula vincente che fece la fortuna del gruppo in passato sapendola adattare ai giorni nostri senza perdere quella connessione col sound originale, sapendolo irrobustire quanto basta per rendere riconoscibile l’autenticità del marchio Bonfire, terzo centro consecutivo e definitivo per lo storico moniker tedesco che si riconferma tra i leaders del genere, auguro un buon ascolto a tutti e “FEED THE FIRE FOREVER!!!”.
© 2020, Lorenzo M.. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli