Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
05 Marzo 2020 1 Commento Alberto Rozza
genere: Melodic Hard Rock
anno: 2019
etichetta: Art Of Melody - Burning Minds Music Group
Tracklist:
1. Livin' To Rock
2. Night Children
3. Destiny
4. Higher
5. Two As One
6. Queen Of Love
7. Born Hunter (Not The Prey)
8. Hills Of Sarajevo
9. Twist In The Tail
10. The Rose
11. Middle Of Nowhere
Formazione:
Santi Libra - Vocals
Claus - Guitars
Andrea Sangermano – Bass
Ospiti:
Eleonora Mazzotti - Lead Vocals
Roberto Priori - Guitar Solo
Pier Mazzini - Keyboards
Giacomo Calabria - Drums
Contatti:
Sito: http://www.saintstrade.com
Facebook: https://www.facebook.com/saintstrade
Tornano i Saints Trade, ottima realtà italiana che già ci aveva deliziati con un buon album d’esordio nel 2015 e che propone un hard rock nostalgico e dalla resa tutt’altro che scontata.
Partenza arrembante sulle note della suadente e misteriosa “Livin’ To Rock”, musicalmente ben delineata e dalla presa vocale di livello, che subito rimane impressa nella mente dell’ascoltatore, grazie anche a un ritornello particolarmente orecchiabile.
Complessivamente le ritmiche si inaspriscono con “Night Children”, dove si può apprezzare un’ottima esecuzione chitarristica, veramente azzeccata soprattutto nella parte solista, ricca e ben articolata. “Destiny” è un brano gagliardo, compatto e uniforme, che tira dritto dall’inizio alla fine e che lascia spazio a poche interpretazioni, dimostrandosi una sorta di “essenza della band”. “Higher” incarna tutto quel sentimento hard rock tipico degli anni ’80, tutte le sue peculiarità e la sua grande nostalgia: convogliando tutti questi buonissimi propositi si crea un brano azzeccato e impreziosito dalla voce di Eleonora Mazzotti. Si arriva all’immancabile ballad: “Two As One” incanta per dolcezza e convinzione, dimostrandosi un ottimo lento capace di arrivare a toccare le giuste corde dell’ascoltatore. “Queen Of Love” stupisce per carica e verve, travolgente nella sua ritmica martellante, che spiazza e gasa, il tutto condito da una sessione basso – batteria di altissimo livello. “Burn Hunter” ricorda molto nell’intro di batteria un celebre pezzo dei Quiet Riot e complessivamente risulta poco originale nella struttura e nella resa. Si torna su territori più introspettivi con “Hills Of Sarajevo”, marziale e quadrata, globalmente poco originale e brillante, che ben presto si riversa nella ben più ritmata “Twist In The Tail”, una storia in musica, aggressiva, tagliente e dalla dinamica interessantissima. “The Rose” è un pezzone scatenato, vertiginoso, dalla capacità positiva di lasciare ottimi ricordi nella memoria, un brano che “si stampa”. Esaurita la lunga “Middle Of Nowhere”, complessa, variegata ed espressiva, si chiude questo ottimo lavoro di studio, eseguito in modo impeccabile, a tratti poco fresco, ma di assoluto valore complessivo.
© 2020, Alberto Rozza. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli