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Recensione

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Passion – Passion – recensione

31 Gennaio 2020 3 Commenti Giulio Burato

genere: Melodic Rock
anno: 2020
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

Intensity
Trespass On Love
Too Bad For Baby
Lost In The Dark
Back
Victims Of Desire
We Do What We Want
Built To Please
She Bites Hard
Big Game

Formazione:

Lion Ravarez - Vocals
Chance Vanderlain - Guitar
Weston James - Bass
Bobby Laker - Drums

 

I britannici Passion nascono dall’intuizione di Lion Ravarez (alias Dan Rossall) ex cantante dei Night by Night. Tale intuizione sfocia nella realizzazione di un demo (anno 2017) che finisce ben presto sui tavoli di Frontiers records. Gioco fatto; in meno di due anni ecco il primo album intitolato “Trespass on love” che prende spunto da grandi band del passato come Danger Danger, Ac/Dc, Kiss e Van Halen.
Cantato e prodotto, in prima linea, dallo stesso Ravarez, la band si è in seguito completata con gli innesti di Chance Vanderlain alle chitarre, di Weston James al basso e di Bobby Laker alla batteria.

Inizio al fulmicotone con la vibrante “Intensity”, un mix tra Talisman e Skid Row. L’apice esecutivo arriva già con la seconda traccia: “Trespass on love” sembra uscita dal primo memorabile album dei Danger Danger, tanto da far assurgere a novello Ted Poley, il qui sorprendente Lion Ravarez. Sarà però un fuoco di paglia, poiché il restante lotto di canzoni si discosta da questa impostazione.
Il secondo singolo “Too bad for baby” strizza l’occhio ai Kiss degli anni’80 come anche “Victims of desire” e “We do what we want” che innalzano il simbolico vessillo di Paul Stanley e soci. A rimpinguare l’opera dei grandi accostamenti, ecco un tocco di Ac/Dc presente nell’elettrica “She bites hard”, piccola perla rock and roll.
Poteva mancare una spruzzata di anni’70 in stile Aerosmith e dintorni? Assolutamente no; servite sul piatto “Back”, terzo singolo rilasciato, e la vintage “Built to please”.
All’appello mancano due canzoni, entrambe più immediate; l’areniana “Lost in the dark” e la catchy “Big game” che sa di Scorpions, chiudendo di fatto un album ricco di sfaccettature.

IN CONCLUSIONE

Rilasciato dall’onnipresente Frontiers, “Passion” apre il 2020 delle mie recensioni; un album gustoso, o metaforicamente, un buon ”Passion” cocktail di gruppi anni ‘70/’80.

© 2020, Giulio Burato. All rights reserved.

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