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02 Ottobre 2019 0 Commenti Massimiliano MaxAor Carli
Dopo aver pubblicato tre album tra il 1982 e il 1985 con i canadesi Coney Hatch, Carl Dixon era piuttosto deluso dalla sua carriera a quell’epoca, voglioso com’era di farsi conoscere al di fuori dei confini del suo Paese. Così, dopo essersi concentrato per un po’ sulla scrittura di canzoni per altri artisti, spostò qualche anno dopo l’attenzione dal Nord America, dove il Grunge era sull’orlo del baratro, verso l’Europa, in particolare la Germania, dove i Coney Hatch ebbero un impatto molto più grande, anche se Carl non se ne rese completamente conto fino alla performance della band all’edizione del 2014 del Firefest, in Inghilterra.
Dopo aver pubblicato il disco solista One, essere stato con The Guess Who ed April Wine, e aver avuto un terribile incidente d’auto in Australia nel 2008, Dixon tornò con i Coney Hatch, arrivando al rilascio dell’album Four nel 2013, seguito da altri due lavori solisti.
E oggi, dopo la riedizione di One – che avverrà questo mese – a Novembre ci sarà l’uscita della prima collaborazione tra Carl e Robby Boebel, da tempo protagonista della scena musicale tedesca con band come Frontline e Phantom V, tra le tante. Il risultato è Unbroken, un full-length cantato e suonato con forza, che raggiunge gli apici dell’AOR/Melodic Rock, fra armonie catchy, melodie forti ed un’ottima produzione. Batteria suonata da Mark Santer (Santers) e dal newcomer Dylan Gowan (Vesperia, Cardinal Street).
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