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Recensione

95/100

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The Defiants – Zokusho – Recensione

13 Settembre 2019 51 Commenti Leonardo "Lovechaser" Mezzetti

genere: Melodic Rock
anno: 2019
etichetta: Frontiers Music Srl

Tracklist:

1. Love Is The Killer
2. Standing On The Edge
3. Hollywood In Headlights
4. Fallin' For You
5. Hold On Tonite
6. Allnighter
7. U X'd My Heart
8. It Goes Fast
9. Stay
10. Alive
11. Drink Up!

Formazione:

Bruno Ravel: Bass
Paul Laine: Vocals, Guitar
Rob Marcello: Guitar
Steve West: Drums

 

Sono passati trent’anni dall’Anno Domini 1989, e i bagliori di Rock America sono ormai offuscati dalle polveri del tempo trascorso. Anche se a volte, soprattutto nelle serate d’estate, mi pare ancora di udire, ridondanti in qualche tramonto che si smarrisce all’orizzonte, i gloriosi echi di un’epoca che non tornerà più.

Ma probabilmente Bruno Ravel non vorrebbe mai vederci preda delle malinconie, per questo ci lancia tra le mani Zokusho della sua nuova creatura The Defiants.

Non sono i Danger Danger, non si raggiungono quelle vette, è giusto chiarirlo subito, e soprattutto non c’è Ted Poley, L’anima eighties che mette Ted non ce la mette nessuno. Non c’è storia.

Ma, oltrepassando questo, come dobbiamo giudicare Zokusho? E’ annosa la questione, soprattutto sul nostro amato sito. Come dobbiamo giudicare un album? Lo dobbiamo paragonare ai classici del passato? Oppure dobbiamo confrontarlo con quello che esce adesso?

Devo dire che come tendenza naturale paragono tutto quello che ascolto ai classici. Si tratta di un’operazione mentale che parte automatica, senza sforzo. Dopo aver ascoltato Zokusho la memoria è tornata a Screw It, ed è partito un confronto naturale. Poi però subentra un’analisi più razionale, e, considerando quello che ci propone oggi il melodic rock, e valutando molto scarso il livello delle uscite degli ultimi 2/3 anni, allora possiamo certamente dire che Zokusho rappresenta quanto di meglio il genere possa offrirci in questo momento.

Non si avvicina ai Danger Danger del 1989, e nemmeno a Screw It. Manca di vere e proprie bombe da stadio, non c’è Rock America, non c’è Beat The Bullet, e manca anche Runaway, il bellissimo pezzo che troneggiava sulla prima opera dei The Defiants uscita tre anni fa.

Però, ragazzi, Ravel ci lancia un album di melodic rock bello ruffiano come piace a me, stracolmo di suoni bombastici e cori da urlare a squarciagola. Quello di Standing On The Edge è tra questi. Ma Ravel ci delizia anche con pezzi più melodici, come la nostalgica Hollywood In Headlights e il singolo Fallin For You.

Ma il pezzo più degno di nota è senza dubbio Hold On Tonite, che possiede un primo minuto a dir poco spettacolare. Quell’ uoh oh oh che spara prima del cantato è già impresso nella mia testa e per un attimo mi ha fatto credere di essere nell’estate dell’89, ed è stata una sensazione impagabile.. uoh oh oh!

In conclusione, ragazzi, godetevi questo Zokusho, perchè non so proprio quando potrete ascoltare un album di melodic rock più bello. E soprattutto i The Defiants sono ormai una delle poche possibilità che ci rimane per udire ancora, in lontananza, gli sfavillanti echi della Los Angeles di fine eighties.

© 2019, Leonardo “Lovechaser” Mezzetti. All rights reserved.

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