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08 Agosto 2019 8 Commenti Denis Abello
genere: AOR / Melodic Rock / Symphonic & Progressive Rock
anno: 2018
etichetta: Rockshot Records
Tracklist:
PART 1: THE KINGDOM
1.The Quest Begins
2. Medieval Hero
3. The Sacred Crown
4. Valley Of The Lost
5. The Eve Of The Battle
6. Avathar
7. Immortal
PART 2: THE JOURNEY
8.Evil Laughter
9. Eternal Love
10. Master Of Hopes
11. All These Years
12. Lost In Time
Bonus Track: “Dragon Of Tomorrow”, “The Run”
Formazione:
Guido Ponzi – lead and backing vocals
Marco Bartoli – keyboards, bass guitars, instruments sequencing
Emiliano Belletti – electric guitars
Ospiti:
David Putney – speech in The quest begins
Silvia Saccani – vocals and backing vocals in Eternal Love
Mirko Pratissoli – sax solo in Avatar and Lost in Time
Ilaria Cavalca – piano in Avatar and The Eve of the Battle
Stefano Riccò – acoustic guitar in The Eve of the Battle
Luke “Hollywood” Barbieri – metal guitars in Eternal Love, Lost in Time, All these Years
Johnatan Gasparini – guitar lead in Master of Hopes
Alfredo Pergreffi – clean guitar in Eternal Love
Helder Stefanini – drums
Contatti:
http://www.rockshots.eu
https://www.facebook.com/visionquestmusic/
Tanti ospiti, AOR & Melodic Rock con sfacettature Symphonic e Progressive, tre amici di vecchia data (Guido Ponzi – voce, Marco Bartoli – tastiere e basso, Emiliano Belletti – chitarre) e l’ambizioso progetto di portare su disco una Rock Opera.
Infatti Vision Quest si divide in due parti ben distinte in cui vengono raccontate la storia di Orion nella prima e di Avathar nella seconda e di cui non vi sveleremo di più per non togliervi il “piacere della scoperta” se non che, come si può intuire dalla splendida copertina (a cura dell’artista italiano Nello Dell’Omo), si parla di cavalieri, dame, battaglie, misteri e tradimenti.
A livello musicale siamo innanzi ad un lavoro che mescola sapientemente il melodic rock / AOR classico con tratti progressive e symphonic/epic. L’album prende il nome da un film degli anni ’80 (85 per la precisione) che vedeva nella soundtrack artisti del calibro di Journey, Foreigner, John Waite e Sammy Hagar tra gli altri, e non a caso lo stile dei Vision Quest poggia le sue basi sull’AOR più classico di Journey e Foreigner a cui si mescola una componenete progressive tipica di band quali Magnum, Arc Angel o Asia.
Il risultato è un mix sapiente di ultra melodia su cui spicca una dorsale epica come una Rock Opera di questo genere richiede. Punto di forza di tutto il lavoro sono sicuramente gli arrangiamenti azzecati e curati che innalzano il valore complessivo donando pathos e credibilità a tutta la storia raccontata nell’album. Manca però dall’altro lato forse una certa cura “professionale” di alto livello in fase di produzione che avrebbe potuto far esplodere questo lavoro e donargli ancor maggiore impatto sonoro.
Dopo una breve introduzione e il favorevole impatto sulle note della strumentale Medieval Hero veniamo gettati in pasto alla melodic rock oriented The Sacred Crown che lascia il passo alla struggente e molto “Magnum” Valley of The Lost per arrivare tramite l’epica The Eve of The Battle, passando per il tocco di classe donato dal sax sulle note di Avathar e la spumeggiante Immortal all chiusura della prima fase dell’album.
Da qui si parte per il secondo ramo della storia ed il power intro chitarra/tastiere di Evil Laughter farà vibrare le corde di ben più di un nostalgico amante dell’AOR più pomposo. Da segnalare ancora in questa parte la progressiva Eternal Love e gli arrangiamenti di Lost in time. Fanno da chiusura le due bonus Dragons of tomorrow e The Run.
IN CONCLUSIONE
Vision Quest è un progetto ambizioso portato avanti con passione dal terzetto sopra citato e che, anche se con qualche difettuccio di gioventù (e forse di mezzi a disposizione), merita una ascoltata per l’idea che risulta comunque realizzata con dovizia di particolari e con una certa cura.
Per gli amanti del sound melodico dal tratto epico una piccola chicca!
© 2019, Denis Abello. All rights reserved.
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