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23 Giugno 2019 0 Commenti Massimiliano MaxAor Carli
Gli avvocati che rappresentano le proprietà legali di Tom Petty, Soundgarden, Steve Earle, Hole e molti altri musicisti hanno lanciato una class-action contro Universal Music Group per l’incendio scoppiato nel 2008, in cui andarono distrutti migliaia di master.
L’episodio – tenuto incredibilmente nascosto sino a poco tempo fa – è venuto alla luce in seguito ad un nuovo approfondimento effettuato dal New York Times, che ha definito il caso come “il più grande disastro nella storia del music business”.
Secondo i primi rumors però, la causa non sarà di facile risoluzione, dal momento che i nastri distrutti erano quasi certamente di proprietà di UMG – piuttosto che degli artisti che li avevano creati – a seguito dei loro contratti di registrazione.
“Il problema è: chi possiede la cosa che è andata perduta?”, ha affermato un avvocato a Variety. “Nella stragrande maggioranza degli accordi, i master erano di proprietà della casa discografica. Quindi, anche se il copyright nella registrazione del suono è tornato all’artista, il nastro del master fisico è diverso… Anche se il contratto di registrazione non specifica chi lo possiede, perché è stato pagato per la record company, c’è un argomento molto forte che la compagnia detiene”.
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