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02 Marzo 2019 Comment Giulio Burato
genere: Melodic Rock / Modern Rock
anno: 2019
etichetta: AOR Heaven
Tracklist:
01. Believer
02. Animals
03. Cross To Bear
04. Invincible
05. I’m Your Devil
06. Crash Into Me
07. Pulse
08. Message To God
09. Warrior
10. What Have We Become
11. Bring Me To Life
Formazione:
Pete Godfrey: voce
Lee Revill: chitarre
Neil Hibbs – chitarra
Andy Chemney – batteria
Contatti:
Uscito il 22 Febbraio, via AOR Heaven, “Pulse”, terzo album dei britannici Blood Red Saints, a un solo anno di distanza dal precedente ” Love hate conspiracies”.
Il percorso della band capitanata alla voce da Pete Godfrey continua la sua evoluzione verso territori moderni, allontanandosi sempre più delle radici AOR del primo album “Speedway”.
Prodotto dallo stesso Pete Godfrey e dal chitarrista Lee Revill, “Pulse” presenta undici tracce tutte scritte dalla coppia, che mettono in mostra un Melodic Rock dal piglio contemporaneo e suonato con sagacia.
Ad aprire le danze la sofisticata “Believer”, brano difficile da digerire per i fans che li hanno apprezzati in “Speedway”. Sulla stessa falsa riga abbiamo altre canzoni dal taglio “modernista” come “Animals”, “Warrior” e l’arrembante “Invincible”. Per tornare in campi più melodici (AOR), bisogna passare alla catchy “Cross To bear”, la mia preferita, a “Crash into me” e alla finale “Bring me to life” in cui le linee melodiche sono preponderanti e ben costruite. Una via di mezzo tra le due impostazioni è rappresentata dalle canzoni “Message To God” e “What Have We Become “, moderne ma con quel piglio di melodia in più. Infine con “I’m your devil”, dall’animo vagamente punk, abbiamo un’ulteriore e piccola virata al genere proposto.
Il variegato incedere musicale diventa dunque fulcro ma, soprattutto, arma a doppio taglio di “Pulse”.
IN CONCLUSIONE
I Blood Red Saints arrivano al terzo capitolo in carriera; “Pulse” è l’anello di congiunzione con il precedente “Love hate conspirancies” ma è il lontano parente dell’esordio discografico “Speedway”, dalle tinte maggiormente AOR.
A volte “lasciare la strada vecchia per una nuova” può essere rischioso: prendere o lasciare?
© 2019, Giulio Burato. All rights reserved.
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