Dion Bayman – Intervista

Dion Bayman – Intervista

11 Dicembre 2018 1 Commento Denis Abello

Abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Dion Bayman, artista australiano rock melodico, che ci ha parlato un po’ della sua storia personale, del suo modo di comporre e dei suoi progetti futuri…

intervista a cura di Denis Abello

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Ciao Dion! Prima di tutto grazie per il tempo dedicatoci per questa intervista, e benvenuto sulle pagine di Melodicrock.it! Come stai?

Ciao Denis, grazie per l’intervista. Sto bene, grazie.

Iniziamo parlando del tuo nuovo album. Credo che si una pubblicazione davvero affascinante, caratterizzata da un approccio melodic rock classico nel suo songwriting, ma con qualcosa di moderno ritrovabile soprattutto nella sua produzione. Sei d’accordo con il mio punto di vista? Puoi spiegarci il modo in cui componi, registri e arrangi la tua musica?

Sono decisamente d’accordo con quello che dici. Amo il melodic rock/pop e sono tanto influenzato dalla musica con cui sono cresciuto negli 80s e 90s, quanto da quella degli artisti moderni. Mi piace aggiungere un tocco moderno alla mia musica e voglio che la produzione abbia il tipico sound attuale.

In realtà non ho un processo preciso con cui scrivo le canzoni. A volte parte tutto da una melodia, a volte da un testo, altre volte da un giro di corde, altre da un titolo. Varia molto. Una volta che ho l’idea di un pezzo nella mia testa mi siedo al pianoforte e creo la struttura base della canzone registrando una demo del brano. Da qui a volte inizio a scrivere il testo, altre volte accade in un secondo momento. Poi aggiungo altri strumenti e la traccia inizia a prendere forma. Terminata la base strumentale, inizio a registrare la voce e poi do il via al processo di missaggio. Il mix di una canzone può richiedere da poche ore a intere settimane. Spessor egistro più tracce o le vario a seconda del sound che vado ricercando. A volte cambia anche l’arrangiamento. Non dormo molto durante la registrazione di un album perchè le idee mi vorticano di continuo in testa, ma devo dire che tutto ciò mi diverte e non aspetto l’ora di vedere il risultato finale.

Le informazini arrivateci nel pacchetto promozionale del tuo album citano Bryan Adams, Bon Jovi e Richard Marx come maggiori influenze della tua musica, e credo di essere d’accordo visto che descriverei allo stesso modo la tua musica. Ci sono però altre band o artisti da cui trai ispirazione?

Si sono influenzato da molti artisti e da una vasta gamma di musica. Sono cresciuto studiando il pianoforte nella casa dei miei genitori e suonando musica che andava dal jazz agli Abba a Elvis Presley. Da teenager mi sono intyeressato agli artisti che hai citato oltre che agli Europe, Def Leppard, Aerosmith, Queen, John Farnham, George Michael, Billy Joel e tanti altri. Grandi band e artsiti con canzoni incredibili e produzioni eccellenti. Oggigiorno amo come compone Rob Thomas, ma anche Keith Urban, e le tracce più melodiche di Nickelback, Gavin Degraw, Harem Scarem, Vertical Horizon, Treat, Delta Rae, e potrei andare avanti!

Dopo tre pubblicazioni indipendenti, è bello vederti per la prima volta sotto etichetta per l’uscita di “Better Days”, specie con un team nuovo e dinamico come quello della Burning Minds Music Group. Fino ad ora sei soddisfatto della tua scelta?

Sono molto felice della Burning Minds Music Group. “Zorro” e tutti gli altri collaboratori mi hanno fatto davvero sentire il benvenuto. Ci sono persone davvero talentuose e amichevoli all’interno di questa label e sono eccitato di esserne parte.

Sono davvero stupito dalla bellezza della copertina del disco, che è stata creata da uno dei vostri partner, Aeglos Art. Mi puoi dire di più riguardo? C’è un collegamento tra la tua musica e questa cover?

Appena ho firmato per questa etichetta mi è stato domandato quale fosse il tema generale del disco, così che la cover potesse essere disegnata. Ho detto che parlava del non mollare mai, anche se le cose a volte possono sembrare davvero brutte. Ci deve essere sempre speranza perchè i giorni migliori potrebbero essere vicini. La copertina mostra un muro scuro con una porta che si apre su un panorama attraversato da una strada polverosa. Secondo me raffigura la possibilità di liberarsi delle tenebre della vita per seguire il cammino verso un domani migliore. Credo che Aeglos Art abbia fatto un lavoro eccellente.

So che il disco è disponbile ovunque sia in formato fisico che digitale,anche nei maggiori mailorder e venditori online… Devo dire un ottima distribuzione è oggigiorno un punto focale per gli artisti per diffondere la muscia. esiste anche una bella limited edition per i collezionisti, di chi è stata l’idea?

Si, l’album è disponibile ovunque, e ciò è grandioso! Anche se sono sempre riuscito a distribuire bene i miei vecchi dischi, non avevo la stessa connessione che oggi mi può garantire la Art Of Melody Music sul piano della promozione e delle aree di distribuzione. Hanno ottimi partner e hanno fatto un grande lavoro. E’ stata una idea dell’etichetta quella della limited edition. E’ fantasitca, e sono certo che i collezionisti la adoreranno!

C’è possibilità per i tuoi fans di vedere un tuo show oltreoceano?

Sai, l’Australia non è proprio dietro l’angolo per i fans europei. Ma sono felice di dire che la mia label sta programmando anche questo, e mi vorrebbe a suonare in Italia nella prima metà del 2019. Non posso dire troppo al momento, ma se tutto andrà come pianificato arriverò da voi presto per suonare.

Parliamo di te. Chi è Dion Bayman fuori dal mondo della musica?

Come molti musicisti ho un mio lavoro fisso, visto che sfortunatamente la mia musica non paga le bollette. Sono anche un grande fan del calcio e ci ho giocato per gran parte della mia vita. Ho grandi amici, una bellissima famiglia, sono una persona che ama la privacy e forse sono un po’ introverso quando non sto suonando musica.

Grazie per la disponibilità nel rispondere alle mie domande, ti auguro il meglio! Rock on!

Grazie a te Denis. E’ stato un piacere e grazie per supportare la mia musica!

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