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Recensione

77/100

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Voices Of Extreme – Mach III – recensione

20 Agosto 2018 Comment Alberto Rozza

genere: Hard Rock
anno: 2018
etichetta: Z Records

Tracklist:

1. Martyr
2. Lay Me Down
3. Call My Name
4. Foolish Beat
5. Girl Gone Crazy
6. Landslide
7. Lovers And Losers
8. Apocalypse
9. Unbroken
10. Black Betty 2018
11. More Than Anything
12. Give Me Your Love

Formazione:

Don Chaffin - Lead Vocals/Guitar
Bobby Marks – Drums/Percussion
Charlie Torres - Bass

Contatti:

Facebook: https://www.facebook.com/VOICESOFEXTREME/
Sito: http://voicesofextreme.com/

 

Arriva il terzo album di studio dei britannici Voices Of Extreme, band storica che propone un solido e ben strutturato hard rock venato di graffiante e acidissimo metal.

L’apertura è affidata a “Martyr”, ottima scelta per strabiliare e catapultare l’ascoltatore in un universo parallello, poderoso e titanico. “Lay Me Down” ha un ritmo cadenzato e travolgente, un sentore vintage di grandissimo gusto, una combinazione perfetta di modernità e tradizione. Un’esemplare combinazione basso – chitarra rivela il segreto di “Call My Name”, cruda, granitica, dall’impatto deciso e stupefacente, alla quale fa da sublime contraltare “Foolish Beat”, lentone acustico emotivo e sdolcinato, canonico nella struttura e nella tematica. “Girl Gone Crazy” è un brano leggermente insipido, che strizza l’occhio al passato, globalmente senza troppa convinzione, ma risultando alla fine tutto sommato piacevole e scanzonato. La band si addentra in sentieri decisamente heavy con “Landslide”, veloce e tagliente, martellante: in una parola un brano che ha “tiro”. Sempre sull’onda della precedente canzone troviamo “Lovers And Losers”, ispirato, grosso nella trama strumentale compatta e massiccia, un vero piacere per le orecchie, che amplia gli orizzonti creativi della compagine britannica. “Apocalypse” è una chicca per gli amanti del genere: quadrata e godibile, non si discosta molto dal resto dell’album e lo va a completare senza sfigurare. Altra pausa “lenta” con l’introspettiva e intensa “Unbroken”, che apre le porte alla ben più ritmata e scatenata cover dei Ram Jam “Black Betty 2018”, un treno lanciato a tutta velocità, riconoscibile e complessivamente ben riuscita. In coda troviamo un’accoppiata singolare: apre i giochi il terzo lento presente in Mach III Complete, “More Than Anything”, stupendo, essenziale, che arriva dritto al cuore di chi sa ascoltare, mentre il finale è affidato a “Give Me Your Love”, un addio potente e deciso, una chiusura titanica e gloriosa, degna di una band rodata e matura, che ci consegna un album ben strutturato e suonato, un sicuro must per gli amanti del genere e non solo.

© 2018, Alberto Rozza. All rights reserved.

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