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Recensione

86/100

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3.2 – The Rules Have Changed – Recensione

10 Agosto 2018 13 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Progressive Rock / Pomp Rock
anno: 2018
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

1. One By One
2. Powerful Man
3. The Rules Have Changed
4. Our Bond
5. What You’re Dreaming Now
6. Somebody’s Watching
7. This Letter
8. Your Mark On The World

Formazione:

All Instruments: Robert Berry
Songwriting and arrangements: Keith Emerson, Robert Berry

 

Correva l’anno 1987 quando il leggendario testierista Keith Emerson, il cantante e polistrumentista Robert Berry, e il batterista Carl Palmer, si incontrarono per la prima volta assieme, spinti dal celebre manager Brian Lane a fondare un supergruppo che fosse la perfetta risposta al grande successo che formazioni come gli Asia e i GTR stavano avendo in quegli anni sul mercato.

Nacquero così i 3, autori dell’iconico album … To The Power of Three uscito per Geffen Records nel 1988 e capace di piazzare il primo singolo “Talkin’ ‘Bout” alla #9 della importante classifica Billboard. Poi, proprio mentre la Geffen spingeva per la pubblicazione di un seguito discografico, l’insoddisfazione di Emerson nei confronti del marketing della stessa etichetta portò il progetto all’inevitabile scioglimento, nonostante fosse stata già ultimata la pre-registrazione di diverse tracce inedite (poi distribuite nel disco solista di Robert Berry, “Pilgrimage to a Point”).

Arriviamo così all’ottobre del 2015 quando Serafino Perugino, direttore della Frontiers Music, contatta Berry per proporgli la pubblicazione di un nuovo album dei 3. Riparte da qui la macchina del tempo, che porta Robert a ricontattare Keith Emerson con l’idea di sviluppare proprio quelle tracce mai ultimate tanti anni prima, questa volta sotto il moniker 3.2. La collaborazione tra i due si fa stretta e, tra vecchie musicassette, parti di tastiere registrate al telefono, e nuove lunghe conversazioni, i primi vagiti del nuovo album paiono sulla giusta via per essere professionalmente registrati.

Ahimè, la storia però riserva sempre un inatteso colpo di scena. Il 10 marzo 2016 Keith Emerson decide di togliersi la vita nella sua casa di Santa Monica, in California, terrorizzato dall’idea che la grave malattia debilitante di cui soffriva da tempo potesse renderlo incapace di suonare. Questo ennesimo racconto triste della nostra musica spinge però Berry a mettersi sulle spalle l’intero progetto musicale, nel tentativo di terminare da solo questo nuovo disco riservando così all’amico Emerson un giusto ultimo tributo musicale.

Esce così il 10 ottobre 2018 il disco The Rules Have Changed, interamente suonato, registrato, prodotto e mixato da Robert Berry ai Soundtek Studios di Campbell, CA, con il mastering a cura della George Horn Mastering di Berkeley, CA, e il songwriting a metà tra Berry e l’amico Emerson. Un platter dallo spiccato gusto prog rock, a tratti difficile e decisamente adulto, con quel suo stile complesso, raffinato e di nicchia che lo rende forse nell’immediatezza poco accessibile ai meno avvezzi alle sonorità prog settantiane, ma allo stesso tempo decisamente appetibile per i supporter di band come Emerson Lake & Palmer, Asia, John Wetton, GTR, etc. e del rock melodico tutto, grazie alla sua spiccata vena melodica e alla sua ottima produzione morbida ed avvolgente.

Al via con la difficile, malinconica e a tratti quasi jazzistica One By One, che ha nelle sue tastiere classiche e solenni alla Keith Emerson il suo massimo punto di forza, il disco trova il suo primo motivo decisamente orecchiabile con la sensazionale Powerful Man, una traccia singolo assolutamente coinvolgente, vecchio stile, ricercata e bella pomp nel suo sound, che avvolge l’orecchio dell’ascoltatore con le sue note calde e la preziosa vocalità di un Berry davvero in grande spolvero. La title track The Rules Have Changed appare come tra le più variegate e tipicamente progressive del lotto, antica come se fosse appena uscita da una macchina del tempo targata fine anni’70 / inizio ’80s, e suona come una delle hit massime dell’album assieme alla successiva Our Bond, gioiellino compositivo, delicato e denso di nostalgie, come di richiami al magistrale passato artistico di questo progetto.

Avanti poi con l’ottima What You’re Dreaming Now, carica nuovamente di tastiere e di un ritmo questa volta più frizzante, con la #6 in tracklist, a titolo Somebody’s Watching, che si evolve pomp ed epica ai massimi livelli, richiamando qui più gli Asia e John Wetton che gli altri sovracitati artisti d’influenza. Infine, la intima, per ampi tratti acustica e cantautorale This Letter lascia spazio al commiato affidato a Your Mark On The World, che come la traccia di apertura si fa forte di influenze progressive e classiche più marcate, puntando a una continua evoluzione artistica a uno sfoggio tecnico che lascia letteralmente a bocca aperta gli amanti del sound alla Emerson Lake & Palmer.

IN CONCLUSIONE

Il coraggio di Robert Berry di completare da solo quanto iniziato al fianco del compianto amico Keith Emerson premia il musicista e tutti noi con la realizzazione e distribuzione di un piccolo gioiellino prog/pomp rock vecchio stile, che esalta tanto il genio compositivo indiscusso di Emerson, quanto la perizia strumentale del suo unico musicista ed interprete.

The Rules Have Changed suona così come il perfetto coronamento del progetto 3. E’ un platter adatto a risvegliare le più forti nostaglie degli appassionati: maneggiare con cura! 😉

© 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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