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11 Maggio 2018 8 Commenti Leonardo "Lovechaser" Mezzetti
genere: AOR
anno: 1996
etichetta: MTM Records
ristampe:
Tracklist:
01. Talking To Sarah
02. Little Bit Of Fire
03. Ain’t Nobody To Love
04. I’ll Sleep Tonight
05. Moonlight
06. Surrender
07. Closer To The Heart
08. Stop Running
09. When It All Falls Down
10. Something About You
11. Hooked On Hope
12. Down All Night
13. Love And Money
Formazione:
Heath Saltis – Drums,Background Vocals
Larry Saltis – Vocals,Guitar
T.P. Weiner – Bass,Background Vocals
A Little Bit Of Fire dei Tower City rappresenta a mio avviso una delle uscite più sorprendenti e misteriose della storia dell’AOR.
L’arcano è tutto racchiuso nell’anno di pubblicazione del lavoro. 1996. Esatto, avete letto bene, 1996. Un annus horribilis per l’AOR. Tempi durissimi, tristi e mortalmente noiosi. L’AOR sembrava ormai morto e sepolto, soppiantato dalla pseudo rivoluzione grunge. Tempi in cui se ti chiedevano cosa ascoltassi, e rispondevi “AOR”, la massa ti osservava con il vuoto cosmico stampato in volto.
Risulta, quindi, un’impresa estremamente ardua e dai toni anche in parte misteriosi capire perché, in questa atmosfera di decadenza e grigiore, i Tower City potessero essere usciti con il loro strepitoso lavoro. In realtà, in parte, possiamo spiegare l’arcano, facendo presente che l’album era stato ultimato già nel 1992 ed era destinato ad essere travolto dalle minacciose nubi del grunge che si addensavano all’orizzonte. Fu solo grazie alla MTM Records che l’album trovò la luce, proprio nel 1996.
I Tower City erano i due fratelli Saltis: il cantante Larry negli anni ottanta aveva ottenuto un certo successo con i New Monkees, ed Heath si occupava di batteria e tastiera.
A Little Bit Of Fire è un diamante AOR dalla purezza incontaminata, e dotato di una classe sopraffina. Arena rock del genere più maestoso e solare, chorus anthemici e solenni, cori celestiali e melodie ottantiane fino al midollo. Questo è A Little Bit Of Fire.
Ascoltate l’opener Talking To Sarah per rendervene conto. La magnificenza del coro, trasportato da un tappeto tasti eristico ridondante, vi trasporterà via.
E poi A Little Bit Of Fire, che è gioia pura all’ascolto. Il miglior pezzo del lavoro, e forse uno dei cori AOR più solari che io abbia mai ascoltato.
I’ll Sleep Tonight è una power ballad che quando inizia a martellare con la tastiera ti prende il cuore e te lo mette in un frullatore! I Giant avrebbero pagato oro per realizzare un pezzo così.
Closer To The Heart ti spara subito in faccia un pazzesco intro di tastiera, ed esplode in un coro urgente e maestoso.
Stop Runnin’ è un pezzo di maestosa melodia, che si sviluppa in un continuo crescendo sonoro.
E poi ancora l’intero album presenta ancora anthem festaioli (Hooked On Hope, Love and Money) o ballad strepitose, come Surrender.
A Little Bit Of Fire rappresenta davvero l’anima della sezione Gemme Sepolte di Melodic Rock.it, perché veramente di lost gem si tratta. L’album pagò solo il fatto di essere arrivato a festa ormai finita, quando tutti stavano sbaraccando, e le luci sulla Los Angeles dell’AOR stavano ormai tramontando. Anzi, rischiò veramente di non vedere mai la luce, e sarebbe stato un peccato mortale.
I Tower City pubblicarono anche un secondo lavoro, All Or Nothing, che conteneva pezzi AOR di grandissimo livello, come All Or Nothing, Fire With Fire o I Won’t Surrender. Inoltre, nel 2011, uscirono con una compilation dei due lavori e quattro nuovi pezzi.
Ammetto candidamente che tutt’ora, e molto spesso, la solarità di A Little Bit Of Fire e la maestosità di I’ll Sleep Tonight mi riempiono casa. D’altra parte è smisurato lo stacco, sia compositivo che di resa sonora, con cui A Little Bit Of Fire si erge sopra gran parte delle uscite odierne. Stiamo parlando di un lavoro passato inosservato in modo quasi criminale, per il quale chiedo, ancora oggi, almeno un po’ di giustizia.
© 2018 – 2022, Leonardo “Lovechaser” Mezzetti. All rights reserved.
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