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Recensione

76/100

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Station – More Than The Moon – recensione

11 Maggio 2018 5 Commenti Giulio Burato

genere: Melodic Rock
anno: 2018
etichetta: Indipendente

Tracklist:

01. I Won’t Break Your Heart
02. Cost of The Sand
03. More Than The Moon
04. I Don’t Mind
05. Lie To You
06. Easier Said Than Done
07. Still The One
08. Losing You
09. Always Be A Part Of Me
10. Northport Sunset
11. When I Came Undone
12. Walking Away

Formazione:

Patrick Kearney (voce)
Chris Lane (chitarra)
Emi Asta (basso)
Tony Baptist (batteria)

Ospiti:

01. I Won’t Break Your Heart
02. Cost of The Sand
03. More Than The Moon
04. I Don’t Mind
05. Lie To You
06. Easier Said Than Done
07. Still The One
08. Losing You
09. Always Be A Part Of Me
10. Northport Sunset
11. When I Came Undone
12. Walking Away

Contatti:

https://www.facebook.com/StationNYC/

 

Dopo un’intensa giornata al Frontiers Rock Festival, sono tornato ad ascoltare musica dinanzi al mio vecchio e prezioso impianto hi-fi. Di fronte mi trovo la semplice, quasi banale, copertina degli americani Station, tre anni dopo l’esordio discografico che diede spolvero ad alcuni buoni singoli tra cui “Are You Sleeping Alone “ e “With me Tonight”.
I newyorkesi Station sono Patrick Kearney (voce), Chris Lane (chitarra), co-fondatori della band, e si avvalgono della collaborazione di Emi Asta (basso) e Tony Baptist (batteria); il nuovo “More Than The Moon” è uscito il 13 Aprile tramite la MBM Import Service
Tasto “Play” sul lettore ed inizio ad ascoltare “More Than The Moon”.

Si parte con “I Won’t Break Your Heart”, secondo singolo con video rilasciato. La canzone è costruita su una progressione di chitarra che fa da trampolino di lancio alla voce di Patrick; sorretta da una struttura tipica degli anni ’80, con velati cenni di Nelson e da un refrain che si stampa subito in testa. Top song di questa release.
Coordinate Wingeriane per “Cost of The Sand” e ricordi di “Don’t Walk Away” dei Danger Danger nella title-track mi fanno capire che posso procedere tranquillamente nell’ascolto del cd.
(dopo alcuni ascolti della durata di una partita di calcio riprendo in mano le precedenti righe della recensione.)
L’album fila via piacevolmente, confermando la buona impressione già avuta dalle prime tre tracce.
Per non essere ripetitivo evito una track by track e, di getto, vi do le mie sensazioni.
Pollice in alto per la delicata “Northport Sunset”, l’acustica “Walking Away”, il primo singolo “More Than The Moon”, la più grintosa “ When I Came Undone” e la power ballad “Lie to Me”.
Pollice verso per un paio di filler posti a metà scaletta e per la particolare assenza di “All You Need Is A Heartbeat” e della splendida “Never Enough”, lanciate con tanto di video nel 2017, entrambe meritevoli di essere in prima fila su questa tracklist.

IN CONCLUSIONE

Gli Station proseguono la loro strada sulle buone orme (Nelson, Firehouse, Night Ranger etc.) lasciate dall’omonimo esordio discografico.
Il sound si assesta su toni più leggeri, con un bel flavour di anni ’80, dove spicca l’interessante voce di Patrick.
Se…. “Never Enough”, ascoltiamo il resto delle canzoni per apprezzare ed ammirare “More Than the Moon”.

© 2018, Giulio Burato. All rights reserved.

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