Recensione

Perfect Plan – All Rise – recensione

27 Aprile 2018 15 Commenti Denis Abello

genere: AOR / Melodic Rock
anno: 2018
etichetta: Frontiers Music

Sto per svelarvi un segreto… un segreto che potrebbe mettere in serio pericolo la mia vita, ma come un novello Julian Assange Musicale non posso esimermi dal portare a galla la verità. Dovete sapere infatti che la Frontiers Music in realtà non è una semplice “etichetta discografica” ma è un ente governativo super segreto nato alla fine degli anni ’80 quando le maggiori superpotenze del mondo iniziavano a rendersi conto che la migliore musica di sempre (il Melodic Rock… ovvio…) avrebbe potuto subire un duro colpo da nuove e oscure forme musicali… ebbene sull’onda di questa preoccupazione generale è stato creato un team super addestrato con sede in Italia (la Frontiers Music appunto…) con il solo compito di recuperare alla fine degli anni ’80 giovani e promettenti artisti che sicuramente avrebbero sfornato un “capolavoro” e… beh… dargli una mazzata in testa… rinchiuderli un un bunker super segreto in quel di Napoli e tirarli fuori in periodi di crisi in modo da riportare il mondo musicale sulla retta via!

Non mi spiegherei altrimenti come sia possibile che un gruppo di Artisti non proprio “giovincelli” ma con un Talento pazzesco, senza menzionare una voce tra le più belle sentite ultimamente come quella di Kent Hilli, sia rimasto praticamente nell’ombra fino al 2014. Infatti i Perfect Plan nascono nel 2014 nella prolifica Svezia e subito la frontiers ha buttato il suo lungo occhio su di loro. Kent Hilli alla voce, Rolf Nordstrom alla chitarra, P-O Sendin al basso, Leif Ehlin alle tastiere e Fredrik Forsberg alla batteria… questo il dream team dei Perfect Plan!

Andando invece al succo della questione (i pezzi proposti) non resta che farci scappare un WOW! Il concetto di Killer Song trova terreno fertile in brani come il brillantissimo singolo In and Out of Love , Too Late, Never Surrender, Heaven in Your Eyes. Tutti pezzi che giocano su accostamenti tra voce, tastiere e chitarra che riportano alla mente band epocali come Survivor shakerato a Treat, Europe (quelli più commerciali) e Giant… un connubio di AOR Usa / Europeo che funziona alla grande, ancora di più se si aggiunge un pizzico di modernità alla Work of Art che rende il tutto attuale e originale.
Testa di serie risulta poi la voce di Kent Hilli… bella, pulita, acuta e brillante. In più di un occasione mi ha fatto ricordare l’impostazione di un certo Jimi Jamison come su pezzi quale la Survivoriana Too Late, a cui si aggiunge un tocco ogni tanto bluesy come in Gone Too Far o per concludere un richiamo allo stile “Jack Blades” in Can’t Turn Back!

IN CONCLUSIONE

Come avrete capito questi Perfect Plan mi hanno piacevolmente stupito. Un album che gioca sul più classico AOR / Melodic Rock senza mai cadere nel banale. Una formazione che più che Svedese sembra Svizzera tanto viaggia precisa ed una serie di pezzi con almeno 4 o 5 Killer Song tutto voce e ritornelli infettivi che faranno la felicità di chi ama questo genere. Adesso non ci resta che “provare” anche i Perfect Plan dal vivo sul palco del Frontiers Rock Festival!

© 2018, Denis Abello. All rights reserved.