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84/100

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ReVertigo – ReVertigo – recensione

06 Marzo 2018 10 Commenti Giulio Burato

genere: Hard Rock
anno: 2018
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

Hoodwinked
01. Sailing Stones
02. Symphony Of Fallen Angels
03. The Cause
04. Gate Of The Gods
05. False Flag
06. Unobtainium
07. Luciferian Break Up
08. Joan Of Arc
09. Break Away
10. In Revertigo

Formazione:

Mats Levén - voce
Anders Wikström - chitarra
Thomas Broman - batteria

Contatti:

https://www.facebook.com/ReVertigoOfficial/

 

La lunga e consolidata amicizia tra Mats Leven e Anders WikStrom è la base su cui nasce questo nuovo project targato Frontiers: il primo, ugola graffiante, ex membro di band come At Vance, Treat, Candlemass e Y.J.Malmsteen; il secondo, chitarrista dei Treat.
Comune denominatore, un’unica parola: (appunto) Treat. Ebbene sì, i presenti ReVertigo pescano a piene mani dal loro stile degli anni ’80, aggiungendo dei tagli modernisti di hard rock scandinavo (Pretty Maids) e tratti velati di post grunge. A completare la band, il batterista Thomas Broman che, in passato, ha lavorato con Great King Rat, Electric Boys e Michael Schenker.
“ReVertigo” è un album che si discosta dagli schemi: suona diverso con un mood ricercato e dove la voce di Mats troneggia e scandisce le canzoni con maestria e una certa vena “metal”.

L’opener “Hoodwinked” è un mid-tempo di hard rock viscerale e ombroso sorretto da un interessane riff. Con le successive “Sailing Stones”, piccolo e luccicante gioiellino di hard rock melodico, e “The Cause”, dallo stile epico, il cambio di marcia è evidente come pure i richiami alle melodie dei plurinominati Treat (il refrain nella prima ed il bridge della seconda ne sono esempi calzanti). Queste due canzoni sono intervallate dalla marcia trionfale di “Symphony Of Fallen Angels”, solida, darkeggiante e che strizza l’occhio ai Gotthard più ruvidi. Una delle mie preferite.
Arrivati al centro della release, ci imbattiamo in altri due pezzi degni di nota: “Gate of The Gods”, moderna e The Poodles-oriented anche se il coro è in pieno stile Treat, e la sostenuta ”False Flag” entrambe con strutture azzeccate.
“Unobtainium” è un power lento di difficile assimilazione; cupo e sinistro ma cantato in modo sapiente ed espressivo da un Mats in ottimo spolvero. Un ulteriore cambio di ritmo (guitars) gli avrebbe dato un valore aggiunto.
Una spruzzata di Alice Cooper serpeggia in “Luciferian Break Up”.
Siamo alle ultime tre cartucce sparate dal “fumetto” in copertina. A proposito di copertina: è semplice, colorata ma inconfondibile. Promossa.
Si conclude dunque con “Joan Of Arc” dalla bella struttura sinfonica, “Break Away” dal coro ascendente che ci rimanda agli Eclipse e, dulcis in fundo, con la ricercata “In Revertigo”, molto, forse, troppo moderna.

IN CONCLUSIONE

L’ottimo connubio musicale tra Leven e Wikstrom partorisce un album di chiare idee e oscure linee strutturali. Contiene canzoni di stampo “ottantiano”, rivisitate in chiave moderna, centrando l’obiettivo di non essere banali o facilmente accostabili.
Unica pecca: un paio di filler che cozzano con il buon livello medio dell’intero album.
Un promettente esordio all’insegna dell’hard rock melodico di stampo nordico.
Revertigo : “Buona, la prima”.

© 2018, Giulio Burato. All rights reserved.

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