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02 Gennaio 2018 8 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Rock / AOR
anno: 2017
etichetta: Escape Music
Tracklist:
1. BORN IN FIRE 3:32 (duet with Jerome Mazza)
2. THE PIPER 6:02
3. GRACE AND NATURE 4:11
4. DEAR KOLINDA 4:59
5. WINDS OF WAR 4:45
6. TANGLEWOOD TREE 5:07
7. NOW UNTIL FOREVER 4:38
8. WARSAW 4:49
9. NOTHING BUT NOTHING 4:45
10. HELL OR HIGH WATER 5:14
11. MERCY ON ME 4:58
12. BILLY CARBORNE IS DEAD 4:52
Formazione:
Steve Walsh: Lead and backing vocals, piano
Tommy Denander: All guitars and keyboards
Jerome Mazza: Lead vocals on tracks 5,7 and 11
Steve Overland: Backing vocals
Brian Anthony: Bass and string arrangements
Peter Yttergren: Drums and percussion
Contatti:
https://www.stevewalshrocks.com/
Ok, la voce di Steve Walsh non c’è più… diciamolo subito così se quello che cercate in questo disco è solo il ricordo di una splendida voce… bene, andate pure altrove. Se invece siete di mente un po’ più aperta e i vostri padiglioni auricolari sono in grado di andare oltre a certi evidenti limiti, allora potrete trovare qualcosa di verametne interessante in questo Black Butterfly!
Ora, vorrei non dover spiegare a nessun amante del melodic rock chi è Steve Walsh, ma, visto che Natale è passato da poco, visto che poi qui si parla anche della storia del prog/rock e che magari qualcuno è appena tornato da un esilio di 50 anni… ecco per voi dirò solo… Kansas… Carry On Wayward Son, Dust in the Wind, Point of Know Return e All I Wanted.
Se a questo punto ancora vi state chiedendo chi sia, probabilmente stavate cercando un sito porno e siete finiti qui per sbaglio, ma già che siete qui continuate la lettura, sia mai che scopriate l’amore per qusto genere di musica.
Cosa ci aspetta quindi in questo Black Butterfly? Come avrete capito non una voce al TOP, anche se va detto che, grazie anche all’aiuto di Jerome Mazza (ex Angelica, Pinnacle Point) che dona la sua ugola a tre pezzi più il duetto iniziale Born In Fire, il tutto si salva anche sotto questo punto di vista. Il cantato dei due poi è molto simile e questo aiuta a “fregare” l’ascoltatore… 😉 Dimenticavo… giusto come a voler sottolineare che forse si è cercato di “mascherare” (o meglio sopperire) il calo vocale di Walsh… ad aiutare alle backing vocals troviamo un certo Steve Overland (FM).
Se invece vi state chiedendo verso che genere pende questo Black Butterfly… vi basti sapere che il sodalizio stretto con Mr. Tommy Denander ha fatto puntare nettamente l’asticella verso un buon Melodic Rock che strizza l’occhio all’AOR e a tratti al rock/pop, lasciando il lato “prog” più in sordina. La produzione, a cura sempre del sopracitato Denander, ha poi donato al tutto un vestito dal taglio molto moderno che si adatta bene alla proposta portata in scena da Walsh.
Inutile a questo punto una disanima pezzo per pezzo, ma sappiate che i brani che più mi hanno colpito sono Grace and Nature con il suo refrain quasi pop, l’ammaliante Dear Kolinda, la ballad AOR Now Until Forever (cantata da Jerome Mazza), la danzereccia Hell or High Water e la bella e moderna Mercy on Me. I più smaliziati di voi invece noteranno come The Piper sia stata ripresa dall’album F4ur del progetto Radioactive di Denander.
IN CONCLUSIONE
Un album vario, dal taglio moderno che regala una bella versione aggiornata del nostro Walsh. Ottima produzione, bella prova vocale del “secondo” Jerome Mazza… un po’ meno (in virtù soprattutto del suo passato) quella di Walsh, ma il tempo passa per tutti. Consiglio comunque caldamente di dargli un ascolto!
© 2018, Denis Abello. All rights reserved.
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