Recensione

Danger Zone – Undying (Reloaded) – recensione

24 Gennaio 2018 3 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2017
etichetta: Anderstein Music

Lo so, lo so… vi starete chiedendo… ma perchè all’alba del 2018 questo fenomeno di scribacchino ci propina la recensione di un album del 2012… tra l’altro già recensito su queste stesse pagine (qui la recensione)?
Per prima cosa NO, non mi sono tirato tutto lo zucchero del Pandoro a Natale… è solo che non voglio che voi, cari lettori di MelodicRock.it, facciate il mio stesso madornale ERRORE!!!
Uscito infatti all’inizio del 2017 come “versione giapponese” del secondo lavoro dei Danger Zone, Undying, questo Undying – Reloaded (ed è li che sta il tutto) è ben più che una semplice riproposizione dell’album con un paio di bonus track aggiuntive (che ben intesi… ci sono anche quelle) come tradizione del Sol Levante ci ha abituato.

Infatti qui, in una sorta di destrutturazione e ricomposizione di Undying, la band è andata ben oltre! Ripartendo dai nudi pezzi, pensati per un hard rock melodico ma roccioso e cupo di stampo nord europeo come lo fu la sua prima incarnazione, la band ha pensato bene di ricreare l’album dando spazio alla nuova formazione che oltre ai soliti chitarra, voce, batteria e basso ora vede anche in pianta stabile una seconda chitarra e l’inclusione di preziose tastiere!
Come se non bastasse il buon Roberto Priori (chitarra principale e produttore dell’album) ha pensato bene di risuonare tutte le sue parti smorzando i tagli graffiati tipici della prima incarnazione di Undying in favore di un sound della chitarra più rotondo e pulito nello stile di quanto già sentito nel loro ultimo Closer To Heaver (qui la recensione). Risultato? MAGNIFICO!
E’ come se il vecchio Undying avesse perso il suo lato “scuro” e si fosse rivestito di luce a tutto favore di un impatto maggiormente radiofonico e più USA dei vari brani. Sicuramente la parte del leone in questa riedizione viene fatta dall’introduzione delle tastiere. Ascoltatevi il ritornello prima e dopo di I To I per capire o lasciatevi trascinare dall’incedere ora catchy di Paralyzed o dall’appeal più friendly di brani come More Heaven Than Hell!
Da segnalare la presenza come bonus track della “ripescata” (faceva infatti parte della session di Line of Fire, primo lavoro della band) Tomorrow Now e della cover di Fire Fire degli EZO!

IN CONCLUSIONE

Undying può adesso ritenersi a tutti gli effetti un album con due facce, la prima è più diretta e cupa (la prima uscita del 2012), mentre la seconda è nettamente più catchy e radiofonica. Scegliete quale delle due preferite, in ogni caso vi troverete ad ascoltare un grandissimo album…
… dimenticavo, io non ho dubbi! Questa nuova versione a nome Undying (Reloaded) semplicemente la Amo e, se ancora serviva, consacra i Danger Zone come una delle migliori realtà italiane e internazionali per quanto riguarda l’hard rock più melodico!

Ricordo inoltre a tutti che i Danger Zone saranno la band che chiuderà la seconda edizione della “A Melodic Rock Night” il 24 febbraio 2018 al Dedolor Music Headquarters di Rovellasca (CO), qui tutti i dettagli della serata!

Se ancora non lo avete fatto, acquistate il vostro biglietto a questo link: https://www.rocktemple.it/events/1/A%20Melodic%20Rock%20Night%202

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