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16 Novembre 2017 8 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni
genere: Hard Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music
Tracklist:
01 Crash and Burn
02 Fool on Fire
03 One Million Miles
04 Tears
05 She Likes To Give It
06 Rags to Riches
07 Last Time For Love
08 I'm No Good For You
09 Saturday Night
10 Don't Tell Me Tonight
Formazione:
Derek Davis - Voce, Chitarra, Tastiere
John Mathews - Chitarra, Tastiere
Ron Freschi - Chitarra, Cori
Robb Reid - Basso, Cori
Jamey Pacheco - Batteria, Percussioni
Contatti:
In gergo calcistico potremmo definire i Babylon A.D. come seconde palle… nooo, non nel senso che ce le scassano due volte! Inteso come quelle palle giocate dopo che sono state già toccate una volta, ovvero quelle bands 80’s di seconda fascia (Cats In Boots, Spread Eagle, Tora Tora…), non certo meno interessanti!
Ammetto che il pensiero di un loro ritorno sulle scene era tanto remoto nella mia zucca quanto il fatto che Bolton possa tornare a rokkare (ogni scaramanzia interessata è puramente casuale) e invece eccoli qui ad aprire con ‘Crash And Burn’, bello ignorante, diretto, un richiamo ai migliori Y&T…se c’era bisogno di marcare il territorio, sono riusciti molto bene nell’intento.
Il sapore 80’s è persistente anche con ‘Fool On Fire’ che viene introdotta da suoni&voce come solo allora si riuscivano a mischiare, qui Dirty White Boys a fare capolino.
Una semi ballad come ‘One Million Miles’ valorizza la legge della 3a track (ballad, per forza), un refrain che evoca percorsi californiani in stile SOA (Sons Of Anarchy, la serie… d’altrone la copertina è proprio su quello stile) il chorus (magari) poteva uscire un briciolo meglio.
Sappiate che qui lo spazio per innovazione, idee rivoluzionarie e sperimentazioni varie non esiste. ’Tears’ ne è la conferma: PURE 80’s! Un po’ Heavens Edge (ma poco).
Atmosfere Van Halensque & Mc Queen Street con ‘She Likes To Give It’, un po’ sensuale (d’altronde il titolo), un po’ ruffiana.
Il trittico che segue si mantiene sulla linea tracciata, piacevoli suoni old style e nessuna sorpresa.
‘Saturday Night’ è costruita su accordi che mi accendono Crazy Nights/Tygers Of Pan Tang, qualcosa nel chorus invece sa di Vain.
Per l’ultima ‘Don’t Tell Me Tonight’ citazione cameo di Wings/Tyketto e scomparsa dei nostri dietro le quinte avvolti da tonnellate di ghiaccio secco (rigorosamente Made in USA, 1989).
IN CONCLUSIONE
Se le vostre orecchie hanno un disperato bisogno di vezzeggi ottantiani, ma i vostri occhi vogliono leggere sul retrocopertina, come anno di stampa, (Babylon) A.D. 2017, questo è il disco per voi…
© 2017, Marco ‘Rokko’ Ardemagni. All rights reserved.
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