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Recensione

93/100

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Wayward Sons – Ghosts Of Yet To Come – recensione

14 Settembre 2017 19 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Hard Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01 Alive
02 Untill The End
03 Ghost
04 I Don't Wanna Go
05 Give It Away
06 Killing Time
07 Crush
08 Be Still
09 Small Talk
10 Something Wrong

Formazione:

Toby Jepson - Vocals/rhythm guitar
Sam Wood - Guitar
Nic Wastell - Bass guitar
Phil Martini - Drums
Dave Kemp - keys

Contatti:

Official Website: http://www.waywardsonsband.com
Facebook: https://www.facebook.com/waywardsonsbanduk/

 

Sapete quando non c’è una ragione razionale per ignorare una band?… ecco, con i Little Angels (per me) è andata proprio così… oggi il leader Toby Jepson si presenta con rinnovato vigore per un disketto, che già solo per la cover (così come accaduto per i Kryptonite), mi fa godere come un riccio!

Intro di ‘Alive’ sospesa tra Sabbath e Classic Rock… (gran) voce àla Andrew Freeman (Last In Line)… mixing perfetto… meglio non potevo sperare!!
Ciò che salta subito all’orecchio è che la produzione è di primo livello, ogni strumento è al posto giusto e chi canta si sente nitidamente (cosa affatto scontata, nel 2017)! ’Untill The End’ trae ispirazione dai BOC e ne scaturisce un’altra traccia che vi tiene sulla corda per tutti i suoi (soli, vivaddio!) 3 minuti. Non lo potete vedere ma Rokko Vostro si dimena e batte il piedino come se non ci fosse un domani..
‘Ghost’ paga pegno ai Thin Lizzy con quel cantato che inizia le strofe un po’ dal piano terra e con un riffing stoppato..
Ciò che evidente è la continuità sonora dell’album. Difficile da spiegare a parole… è come se foste su un treno che stantuffa e viaggia senza sosta e voi non aveste neanche il tempo di affacciarvi al finestrino. Spero abbiate capito (diversamente compratevi un biglietto delle FS e provate 😀 )..
Basso pulsante e accordi di chitarra ben scanditi.. .tra Danko Jones e Monster Magnet… io ho esaurito gli elogi!?!
‘Give It Away’ sembra più sbarazzina, ma non è così. Forse ancora più immediata delle precedenti, ma affatto banale. Agile tra i rimandi a Thin Lizzy (con spruzzata di Offspring)..
Quando si dice il mood… questo sconosciuto in tantissime produzioni dei giorni nostri… qui c’è tutto, bello pieno, strisciante, sfacciato..
‘Crush’ mi ha riportato alla mente Shine/Collective Soul/1994 (questione di un giro chitarra), la traccia si sviluppa su tempi decisamente più veloci (per qualche secondo ho anche un vago sentore di Springsteen). Brano più che degno, ma non proprio il mio tipo..
La successiva ‘Be Still’ sbanda tra Thin Lizzy, J Geils Band e spiagge assolate… puro ca**eggio e divertimento..
‘Small Talk’ spara qualche cartuccia caricata ad Iron Maiden e shakerata con Police. Sembra assurdo ma funziona alla grandissima..
Tutti a casa sulle note di ‘Something Wrong’, un rock blues che sa di buono esattamente come il contenuto del bicchierino che avete sul tavolo.
Signori… giù il cappello!

IN CONCLUSIONE

Se ciò che cercate è emozione, semplicità, spensieratezza tradotti in musica (e soprattutto in voce) con i controcojonesinvestite i vostri spiccioli nei Wayward Sons..farete la fortuna delle Vostre orecchie e di quelle del Vostro vicino di casa!

PS: HEY FRONTIERS!!! So che siete ancora in spiaggia sulla Costiera..ma questi LI VOGLIAMO sul palco del prossimo FRF!!!!

© 2017, Marco ‘Rokko’ Ardemagni. All rights reserved.

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