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Recensione

88/100

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Marc Scherer / Jennifer Batten – BattleZone – recensione

22 Settembre 2017 22 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: AOR / Melodic Rock
anno: 2017
etichetta: Melodic Rock Records

Tracklist:

01. Crazy Love 04:22
02. Rough Diamond 04:05
03. What Do You Really Think 04:14
04. The Sound Of Your Voice 05:14
05. Battle Zone 04:30
06. It Cuts Deep 05:59
07. The Harder I Try 04:58
08. Dreaming With My Eyes Wide Open 04:06
09. Space and Time 04:43
10. Tender Fire 05:30
11. All Roads 04:47

Formazione:

All Lead Vocals: Marc Scherer
All Lead Guitars: Jennifer Batten

Ospiti:

Backing Vocals: Marc Scherer, Bill Champlin, Bryan Cole, Brian Hemstock, Danette Pahl
Alternate Lead and Rhythm Guitars: Jennifer Batten, Mike Aquino, Dave Carl, Jim Peterik
Bass Guitars: Bill Syniar, Klem Hayes
Keyboards: Jim Peterik, Christian Cullen, Chris Neville, Barb Unger
Drums: Dave Kelly, Ed Breckenfeld
Sax: Mindi Abair

Contatti:

Marc Scherer facebook page: https://www.facebook.com/MarcSchererOfficialFanpage/
Jennifer Batten facebook: https://www.facebook.com/jennifer1batten

 

Due anni fa i Pride Of Lions mandavano in visibilio il pubblico del Frontiers Rock Festival ed insieme a loro salì sul palco tal Marc Scherer, protegè di Jim Peterik e dotato di una voce true AOR, protagonista di un pezzo (‘Cold Blooded’, dal suo disco solista, qui la recensione) che me l’aveva fatta fare letteralmente nelle braghe dalla gioia nell’ascoltarlo… qui ritorna accompagnato da una fior di guitar player, Jennifer Batten, già con Michael R.I.P. Jackson e da una serie di musicisti USA Doc (Bill Champlin e Mile Aquino… ad esempio)… si tratta di 8 pezzi estratti dal magico archivio di Sua Maestà Jim Peterik e 3 pezzi nuovi nuovi.

‘Crazy Love’ apre come meglio non si potrebbe. Siamo negli early 90’s, mix di Bad Company (di quegli anni), Giant ed RTZ, la voce di Scherer è very Brad Delp… raga, ci siamo… viaaa, andare..
‘Rough Diamond’ mette le cose in chiaro, qui si parla di Survivor e tutto il resto affangala (Bracardi dixit)… volendo, si può azzardare anche un capolino di Pride Of Lions..
La commozione che mi attanaglia comincia a farsi pesante, ’What Do You Really Think’ è altra perla AOR Survivor-inspired, ma sempre con personalità: hai la sensazione di ascoltare i Survivor, ma è chiaro il diverso taglio di chitarra e il peso differente della voce di Scherer..
Atmosfere Footloose o Dirty Dancing in apertura di ‘The Sound Of Your Voice’ che si dimena tra Survivor e Night Ranger… non so più cosa dirvi… potrei chiudere qui e dare il voto, ma…
Le prime note di ‘BattleZone’ sono emule (ma si dirà emule?, boh…) perfette di ‘I’m A Believer’ dei Giant e già questo mi fa dimenticare la caldazza che avvolge le mie stanche membra… il prosieguo è (per me) da godimento puro..

MA CHE DISCO E’ QUESTO?!

‘Cuts Deep’ parte con una sorta di minuetto prog delicato e inaspettato, la soluzione finale la trova Mrs.Batten con una svisata di chitarra mai invadente e Mr.Scherer che disegna percorsi canori sempre in bilico tra Survivor e (stavolta) ultimo Treat (ma è un accenno)..

MA CHE RAZZO DI DISCO E’ QUESTO?!

Il sax… per me amore e odio… qui (‘The Harder I Try’) è decisamente amore, così equilibrato ed elegante ad introdurre e a fare da contrappunto e da antagonista alla chitarra di Jennifer, una tastiera le cui note sono prese a prestito dai Foreigner, un cantato che rimanda al Johnny Van Zant di ‘Brickyard Road’ ed un altro brano da archiviare tra gli esempi di quel Rock Adulto che tanto amiamo..
‘Dreaming With My Eyes Wide Open’ apre con un retrogusto Bangles, brano meno memorabile (ma sempre valido), meglio la strofa del coro..
’Space And Time’ è più Survivor di loro stessi, tanto che ho cercato di capire se fosse stato già inciso da loro, ma nulla..la voce di Scherer accarezza persino Michael Sadler/Saga (un altro dei miei miti canori)… ah sì, il brano? intendete: com’è?… dai su, non fatemi perder tempo…
‘Tender Fire’ è ancora una volta un omaggio ai 90’s, a Bad Company/‘Here Comes Trouble’, ad Alias, a Giant..
Le prime 4 note di ‘All Roads’ sembra debbano continuare con ‘Imagine’ (Lennon), mentre si sviluppano con una semi-ballad gustosa e piacevole.

IN CONCLUSIONE

Vi piacciono i Survivor?
Vi piace la voce AOR chiara, alta e pulita?
Siete un po’ nostalgici?
Potete perdonare il fatto che su 11 brani quelli nuovi nuovi siano solo 3 (ma che gli altri vorrebbero essere solo pensati da qualsiasi band dei giorninostri)?

… devo aggiugere altro? Antò fa caldo

© 2017, Marco ‘Rokko’ Ardemagni. All rights reserved.

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