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Recensione

69/100

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Don Barnes – Ride The Storm – recensione

21 Giugno 2017 4 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Melodic Rock
anno: 2017
etichetta: Melodic Rock Records

Tracklist:

01. Ride The Storm
02. Looking For You
03. I Fall Back
04. Don't Look Down
05. Maybe You'll Believe Me Now
06. I'd Do It All Over Again
07. Every Time We Say Goodbye
08. Feelin' Stronger Every Day
09. After The Way
10. Johnny Ain't So Cool

 

Per i più distratti stiamo parlando di colui che dà fiato e suoni (chitarra) a coloro che sono riusciti nell’impresa di mixare Southern & AOR… ergo, 38 Special
Questo è un disco ripescato dal 1989 o giù di lì quando Don lo registrò (senza mai pubblicarlo) con gente del calibro di Alan Pasqua (Giant/Van Stephenson), Dann Huff (Giant), Denny Carmassi (Heart), Jeff & Mike Porcaro
Non amo i ripescaggi ma per Don faccio un’eccezione e pigio il tasto con il triangolino che punta a destra…

Ride The Storm’ è keyboards oriented fino a che il riff polveroso di Don non prende quota tradendo le sue origini… ottima traccia.
Che il disco sia stato composto in pieni anni 80 appare più che evidente in ‘Looking For You’ dove Mike & The Mechanics e Van Halen si abbracciano amorevolmente per lasciar posto a Toto nel chorus.
Con ‘I’ll Do It All Over Again’ comincio a segnare un po’ il passo nel digerire qualcosa che è ben suonato e arrangiato ma inesorabilmente datato, trama chitarristica un po’ Def Leppard.
Don’t Look Down’ è conseguenza del brano precedente: melodia e garbo, ma…
Un tempo veloce di batteria (molto Toto) introduce ‘Maybe You’ll Believe Me Now’ e purtroppo devo ripetermi, è come quando di una ragassuola dite: ha tutto al posto giusto, ma qualcosa mi trattiene dall’approcciarla.
Da qui alla fine solo ‘After The Way’ riesce a riaccendere i miei neuroni musicali che si erano (neanche troppo) magicamente assopiti, track a base blues dai forti connotati AOR..

IN CONCLUSIONE

Ecco perché non amo riedizioni, gemme nascoste, dischi mai pubblicati. Fanno la figura di chi, nel 2017, gira per strada con il borsello e l’autoradio sotto il braccio..
Don si salva giusto perché le partiture sono custodite all’interno di un borsello di prima scelta e le esecuzioni suonano da un autoradio (già) digitale..

© 2017, Marco ‘Rokko’ Ardemagni. All rights reserved.

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