Recensione

Snakecharmer – Second Skin – recensione

12 Maggio 2017 23 Commenti Marco 'Rokko' Ardemagni

genere: Hard Rock / Classic Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

Devo recensirlo?… devo?… no perché so già (più o meno) che voto gli darò, prima di ascoltarlo…
E’ vero Mickey Moody (ex Whitesnake) ha mollato ma hanno imbarcato un irlandese che è meglio del whiskey di quei posti, Simon McBride..
La voce di Chris Ousey andrebbe crio-conservata per i posteri: un’incredibile timbrica che è sintesi di ciò che serve per cantare AOR, Blues e Classic Rock insieme..

‘Sounds Like A Plan’ apre le danze creando un’atmosfera festaiola, allegra, spensierata, ma mai banale… insomma perfetto stile Snakecharmer: come dite? non sapete cosa vuol dire? allora correte a rimediare con il precedente lavoro e poi tornate..
‘That Kind Of Love’ è un brano arioso da godersi allargando le braccia e girando su stessi su di un verde prato albionico (possibilmente senza pioggia) con un sorriso ebete stampato in faccia… quando avete finito di girare siete pronti: ‘Are You Ready To Fly’, qui non c’è nulla di fuori posto, i contrappunti di chitarra, la voce di Chris modernisticamente filtrata e un assolo come piace a me ‘non fine a se stesso’…
…ma siete sicuri che debba andare avanti?… non posso chuderla qui ‘sta recensione?… no eh! vabbuoò va…
‘Follow Me Under’ è un’altro gioiello Hard Rock… a si? perché ‘I’ll Take As You Are’ cos’è? con quell’arpeggio bluesy/southern malandrino… goduria…
‘Hell Of A Way To Live’ ha un giro d’entrata più maligno ma poi si sviluppa su coordinate dal vago retrogusto Zeppelin..
..già, la ballata… quando arriva?… eccola: ‘Fade Away’, di una classe e struggenza infinita… sigh!…
‘Dress It Up’ paga pegno ai Whitesnake prima versione…
‘Punching Above My Way’ potrebbe stare tranquillamente anche nel repertorio dei Mr.Big, in questo pezzo le ugole di Ousey e Martin di sfiorano intrecciandosi (idealmente) tra loro..
Qualcosa di AC/DC introduce ‘Forgive & Forget’ che poi evolve in un Rock Blues di ottima fattura..
Cala il sipario con ‘Where Do We Go From Here’ trascinata con (quasi) la sola voce di Ousey per due minuti per poi attaccare i jack e svelare tutta la sua drammaticità..

IN CONCLUSIONE

una volta si diceva BUY OR DIE…
non ci sono scuse…
vengo a casa vostra a controllare se avete questo disco nello scaffale!

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