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Recensione

89/100

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Brother Firetribe – Sunbound – Recensione

26 Aprile 2017 23 Commenti Nico D'andrea

genere: AOR
anno: 2017
etichetta: Spinefarm Records

Tracklist:

1.Sunbound
2.Help is on the way
3.Indelible heroes
4.Taste of a champion (remastered)
5.Last forever
6.Give me tonight
7.Shock
8.Strangled
9.Heart of the matter
10.Restless heart
11.Big city dream
12.Phantasmagoria

Formazione:

Pekka Ansio Heino - Voce
Emppu Vuorinen - Chitarre
Tommpa Nikulainen - Tastiere e Programming
Jason Flinck - Basso e Cori
Hannes Pirilä - Batteria e Percussioni

Ospiti:

Antony Parviainen - Cori
Timo Silvast - Tastiere e Synth addizionali in Restless Heart e Sunbound
Torsti Spoof - Arrangiamenti orchestrali in Phantasmagoria

Contatti:

www.spinefarmrecords.com

 

Cosa hanno in comune il sole ed il calore di un’immaginaria spiaggia californiana con la Finlandia ?
Apparentemente nulla…come nulla hanno i comune i Brother Firetribe (finlandesi appunto) con Melodic Metal acts come Leverage od i ben più noti Nightwish, da cui provengono il cantante Pekka Heino ed il chitarrista Emppu Vuorinen.

Il combo di Helsinki propone sin dal debutto False Metal (titolo dall’ironica dichiarazione d’intenti) un Hard Rock dall’elevato tasso melodico che con i successivi Heart Full Of Fire e Diamond In The Firepit è virato con sempre maggior intensità, nei colori sfavillanti di un AOR “Anni 80” di pregiatissima fattura.

Questo nuovo Sunbound non fà eccezione, anzi rappresenta senza mezzi termini quanto di più vicino a quell’AOR di matrice americana , indispensabile soundtrack di tanti mitici blockbusters …degli anni 80 (naturalmente).

Sulle note della Intro basterà chiudere gli occhi per trovarsi a camminare fianco a fianco a Tom Cruise e Robert Duvall, in un rovente tramonto sull’autodromo di Daytona.
A destarci dal sogno dopo 1 minuto e 30 secondi è l’irresistibile riff di Help Is On The Way, opening track travolgente come richiede il marchio “Brother Firetribe”.

Saltate pure Indelible Heroes per passare direttamente al primo singolo Taste Of A Champion.
La chitarra di Emppu Vuorinen tesse la sua trama sul basso pulsante di Jason Flinck ed all’incalzare delle tastiere correrete vicino a Rocky Balboa sulla gloriosa scalinata di Philadelphia.

Attenzione però che nonostante simili premesse, i nostri non si nascondono dietro un prevedile approccio celebrativo di un’epoca.
Provate ad immergervi nelle tastiere “solari” di  Last Forever , un’altro must AOR soffuso nei cori e rinvigorito dal vibrante break di chitarra di Emppu.
Shock è invece la nuova grande ballata “non convenzionale” a cui i finlandesi ci hanno abituato sin dai tempi di Love Goes Down (album False Metal 2006).
Qui il robusto substrato pop dei Brother Firetribe esce veramente alla grande. In altri tempi una sicura Hit.

Di incroci AOR e Synth-Pop si potrebbe trattare nell’abbondante pioggia di “sintetizzata” di Strangled ed Heart Of The Matter, se non fosse per il solito deciso ed impeccabile drive chitarristico di Vuorinen.

A questo punto ritengo doveroso sottolineare la cura che il tastierista Tommpa Nikulainen ha riservato ai suoni, dando grande risalto ad arrangiamenti mai banali e spesso capaci di sorprendere con l’emergere di sempre nuovi dettagli, ascolto dopo ascolto.
In ultimo ma non per ultimo, un mixaggio potente e magistralmente bilanciato assolutamente privo di sbavature.

Torniamo ora alla tracklist che ripropone immancabilmente il tema del Soundtrack AOR citato in precedenza.
Dopo Hungry For Heaven, Mighty Wings, Chasing The Angels e Winner Takes It Hall (presenti nella varie edizioni dei precedenti lavori), non poteva mancare anche in questo platter un’altra eccellente cover.

Restless Heart è il rifacimento di un brano di John Parr ed Harold Faltermeyer presente nella colonna sonora di The Running Man (L’Implacabile), pellicola di fine anni 80 con la prestigiosa  feature di Arnold Schwarzenegger.

Il tipico timbro “Brother Firetribe” di Big City Dream sarebbe il sigillo ideale per un’album ancora una volta avvincente che invece chiude un po’ fuori tema con l’originale Phantasmagoria, dove arrangiamenti orchestrali ed un chorus un tantino “cheesy” lasciano un po’ perplessi.

CONCLUSIONE

Pur non toccando le vette raggiunte con Heart Full Of Fire ed il precedente Diamond In The Firepit , con Sunbound i Brother Firetribe sfiorano l’en plein, suggellando comunque con quattro dischi consecutivi di indiscutibile valore la loro leadership nel panorama AOR contemporaneo.

In coda un’opportuna precisazione sul voto finale, penalizzato dalla presenza di un paio di tracce “riempitive” che se tolte dalla playlist finiranno per ridurre nella durata un’album già dal minutaggio non esagerato.
Ah…maledetta pignoleria

© 2017, Nico D’andrea. All rights reserved.

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