Recensione

One Desire – One Desire – recensione

23 Marzo 2017 25 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock / Pop Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

Chi segue queste pagine sa che ormai è da qualche mese che spingo questi nuovi One Desire, nuova “creatura” che ci regala mamma Frontiers. Li spingo praticamente da quando ho avuto la possibilità di ascoltare in anteprima tre pezzi di questa loro prima fatica (potete leggere qui le mie impressioni “a caldo”).
Inutile negarlo, per me è stato Amore a primo ascolto e come potete leggere dal voto in alto per fortuna non è stata solo una semplice infatuazione, ma i nostri hanno saputo mantenere quanto mi avevano promesso con quella succulenta anteprima.
Le basi di questa nuova band vengono gettate nel 2012 quando il batterista Ossi Sivula inizia a raccogliere musicisti intorno a se e a scrivere i primi pezzi. Nel 2014 avviene la prima svolta con l’incontro con il chitarrista Jimmy Westerlund (Negative, Sturm Und Drang, Joel Madden of Good Charlotte, Pitbull etc.), personaggio con un paio di lavori certificati platinum e gold (come produttore, chitarrista e songwriter) nel suo curriculum, e che sarà in grado di dare una nuova direzione musicale a tutto il progetto (che inizialmente si chiamerà solo O.D.).
L’amicizia poi tra Jimmy e quella splendida voce che è Andre Linman sarà poi l’aggancio che porterà la voce degli Sturm und Drang alla corte dei One Desire. Mentre l’aggiunta di Jonas Kuhlberg (Paul Di´Anno, Cain´s Offering, MyGrain) al basso sarà l’ultimo tassello per dare formalmente vita agli attuali One Desire!

Per farla breve, ci troviamo di fronte ad un lavoro che mescola abilmente melodic rock con un una spruzzata di pop energizzato (ma non solo, come vedremo più avanti), curato nella resa sonora finale e con una delle più belle voci al momento in circolazione!
Analizzando pezzo per pezzo ci gettiamo a capofitto nella bella Hurt, brano scelto come primo singolo ufficiale e che si veste di un melodic rock brillante con chitarre taglienti, cori suggestivi e un tiro degno dei migliori Brother Firetribe. Apologize è personalmente uno dei pezzi che più adoro, la voce di Linman disegna note che prendono vita sulle sue corde vocali, e il pezzo risulta una fucilata in pieno petto con un giro di chitarra acustica a metà brano che profuma di riuscita trovata! TOP!
Love Injection mostra il lato più pop oriented della band, anche se le chitarre sono sempre li ben presenti a ricordarci che il melodic rock è solamente dietro l’angolo pronto a carpirci nuove emozioni.
Ci pensa infatti Turn Back Time a riportarci su lidi più rock con un André Linman ancora una volta in grado di votare la sua voce all’anima diretta del pezzo. Splendidi e caratterizzanti a tal proposito i suoi cambi di tempo. Band, come su tutto l’album, impeccabile!
Falling Apart è la prima ballad che regala l’album, quella forse più commerciale e moderna che troveremo tra questi 10 brani. Bella, riuscita, emozionante… serve altro?
Idealmente giriamo al lato B (in ricordo delle care vecchie cassette) di questo album e ci tuffiamo nel ritmo sostenuto di Straight Through The Heart dove non passa inosservata la linea marcata dettata dal basso!
Whenever I’m Dreaming gioca ancora sulla voce di Linman e sulla bravura della band e ci porta al classico melodic rock di Do You Believe, pezzo solare tutto cori!
Buried Alive risulta così il vero nodo spiazzante del lotto di pezzi proposti. Trovarsi faccia a faccia in un album di questo tipo con un pezzo che richiama negli intenti i Pretty Maids di Future World penso sia qualcosa che possa risultare inaspettato ai più… eppure il pezzo è una vera e propria cannonata a dimostrazione della duttilità vocale di Linman e della bravura generale della band!!!
This Is Where The Heartbreak Begins si candida già da ora come una delle ballate dell’anno. Forse uno dei pezzi di AOR più classico che ci regalano i One Desire. Non gli manca nulla, una voce magica, una chitarra intensa e un cuore (il nostro) che vola verso chi amiamo! Splendida chiusura di un lavoro altrettanto splendido!

IN CONCLUSIONE

Sicuri candidati come debutto dell’anno… con dieci pezzi i One Desire regalano un’esperienza di puro piacere musicale! Band al top, voce meravigliosa e formazione perfetta in ogni situazione, dalla più soft (This Is Where The Heartbreak Begins) alla più tirata (Buried Alive).
Con questo primo lavoro i One Desire entrano nel panorama mondiale come Top Act e si conquistano un posto di spicco tra quelle band che fanno del melodic rock moderno e commerciale la loro bandiera!

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