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Mr. Rubik – Wasted Paradise – recensione

10 Marzo 2017 1 Commento Denis Abello

genere: Westcoast
anno: 2017
etichetta: Indipendente

Tracklist:

01. Distant Heart
02. Seek & Find
03. What A Heart Can Hold
04. Horizon (Burning Night Mix)
05. Heart of Stone
06. Perfect Man
07. The Last Gene Pool
08. Horizon (Single Mix)
09. Wasted Paradise

Formazione:

Andrea Sanchini - voce e cori
Marco Taggiasco - piano, tastiere, basso, cori
Riziero Bixio - batteria e percussioni
Nicola Demontis - chitarra elettrica e acustica

Ospiti:

Tollak Ollestad - Harmonica in What a Heart Can Hold

Contatti:

http://www.marcotaggiasco.com/
https://www.facebook.com/marcotaggiascomusic

 

Puro Westcoast intriso di classe e stile di matrice assolutamente Italiana quello che ci regalano i Mr. Rubik con questo loro primo lavoro Wasted Paradise.
Ideatore del progetto è Marco Taggiasco e mai come in questo caso la musica rispecchia esattamente chi la compone. Arrangiatore, compositore, produttore e songwriter di origini Romane, Taggiasco è un personaggio elegante il cui passato spazia tra Jazz, Westcoast, AOR e Fusion.
Il progetto Mr. Rubik vede in realtà la nascita dei primi pezzi agli inizi degli anni ’90 ma solo oggi trova la sua degna conclusione. Oltre a Taggiasco, vi prendono parte una serie di session player di talento come Andrea Sanchini alla voce, che già in passato aveva collaborato con Marco Taggiasco e che qui prende parte anche alla stesura di alcuni brani, Riziero Bixio alla batteria e percussioni e Nicola Demontis alle chitarre.

Il sound che si sprigiona dalle casse appena si preme play fa subito capire che siamo di fronte ad un album raffinato che fa delle orchestrazioni e degli arrangiamenti aggraziati il suo trademark principale. Una sezione ritmica che tradisce qua e la un tratto jazz fa da tappeto alla bella, profonda e calda voce di Sanchini e gli innesti di chitarra sono solitamente garbati diversivi di una proposta sempre soft e mai sopra le righe.
L’album risulta un miscuglio di influenze che riportano alla mente personaggi quali David Pack (ospite tra l’altro nel brano This Moment presente nel secondo album solista di Taggiasco) ma anche Jay Graydon o ancora a tratti una versione rimodernizzata dei Pages di Richard Page (si, proprio quello dei Mr. Mister).
Se il preludio è riuscito a stuzzicare la vostra attenzione state pur certi che allora non resterete delusi dalla sostanza che porta in scena questo Wasted Paradise. L’apertura, messa nelle mani di un pezzo come Distant Heart, porta sulla scena un brano ben costruito che strizza l’occhio al westcoast più americano con arrangiamenti di tastiera sofisticati e d’atmosfera in cui si inserisce un’ottima prova vocale di Sanchini e una chitarra veramente azzeccata che regala un solo che richiama al lato più soft dei Toto.
Seek & Find incrocia un ritmo più sostenuto con un basso in sottofondo che profuma di jazz & soul mentre What A Heart Can Hold mostra, grazie al suo ritornello, il lato più AOR di questo lavoro.
Con il proseguire dell’ascolto si continua sulla strada delle contaminazioni in cui spiccano brani come Horizon che sembra uscire direttamente dagli anni ’80, anche se risulta quasi un delitto non citare uno ad uno i pezzi che compongono questo lavoro, ma preferisco lasciare a chi legge la scoperta di brani quali Heart of Stone, Perfect Man, The Last Gene Pool e Wasted Paradise.

IN CONCLUSIONE

Pur contando solo nove pezzi Wasted Paradise è un album che richiede tempo per essere assimilato, in un momento in cui la musica sembra aver preso una strada del “mordi e fuggi” i Mr. Rubik vi chiedono il tempo di rilassarvi e di lasciare che con la loro musica possano farvi scoprire il loro mondo fatto di eleganza, stile e tanta classe.
Questa può essere un’arma a doppio taglio ma non avrebbe potuto essere altrimenti. Wasted Paradise è un album curato sotto molti aspetti e richiede attenzioni per potersi svelare in tutta la sua bellezza.
Se siete però alla ricerca di un album dal tratto nettamente soft che fa delle contaminazioni tra westcoast e AOR il suo DNA portante, aggiungendo tocchi di jazz e soul allora avete trovato quello che stavate cercando.

© 2017, Denis Abello. All rights reserved.

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