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Recensione

78/100

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Sweet Mary Jane – Winter In Paradise – recensione

26 Gennaio 2017 1 Commento Denis Abello

genere: AOR / Melodic Rock
anno: 2017
etichetta: AOR Heaven

Tracklist:

01. Fire In Your Eyes
02. No Retreat, No Surrender
03. Winter in Paradise
04. Madeleine
05. Miracle
06. Carry On
07. Angel Of Mine
08. Surrender
09. Keep The Fire Burning
10. Don't Be Too Late

Formazione:

Tomas Berggren - voce
Per Olof Åsberg - chitarra principale
Tomas Nässlin - tastiere, chitarre
Alexander Olsson - basso
Andres Sparby -batteria

Contatti:

https://www.facebook.com/Sweet-Mary-Jane-218359021659380/

 

Nuova band sotto il cielo dell’AOR internazionale. I Sweet Mary Jane, nati nel 2012 dall’incontro tra nomi noti del panorama nord europeo quali Tomas Nässlin (ex-Roulette), Per Olof Åsberg (ex-Airborn), il giovane talento Alexander Olsson (ex-Anacondah) e Andreas Sparby (ex-L.A.C.K.) a cui si aggiungerà in seguito la voce di Tomas Berggren (ex-Razamanaz, fratello del più famoso Stefan degli Snakes in Paradise, Revolution Road, Berggren Kerslake band), poggiano su terreni prettamente AOR Nord Europeo che tende solitamente ad unire melodie e ritornelli vincenti ad un suono di chitarra abbastanza sferzato e tagliente.
Winter In Paradise è quindi la loro prima uscita ufficiale che può contare sulla produzione curata da Lars Chriss dei Lions Share.

Proprio su coordinate sonore AOR Nord Europee irrompe la prima e ottima Fire in Your Eyes che unisce tastiere e stile alla Juorney con suoni di chitarra ficcanti! un bel solo di quest’ultima e la voce di Thomas regalano uno dei pezzi più interessanti del lotto.
Il resto di quanto proposto da questi Sweet Mary Jane non si discosta molto da quanto impostato dal primo pezzo alternando brani riusciti tra cui meritano menzione la successiva No Retreat, No Surrender, la scanzonata Miracle, la brillante Surrender o ancora Keep The Fire Burning.
Il resto si può riassumere in un buon concentrato di brani che piaceranno sicuramente a chi ama queste coordinate sonore ma che non risaltano nel marasma di pezzi che puntualmente si riversano sul panorama attuale. Perfetto esempio ne è la ballata Angel of Mine che seppur gradevole manca di quel “quid” che la possa far notare tra il mare di “cuori innamorati o infranti” che da sempre ci regala l’AOR.

IN CONCLUSIONE

Un buon album questo Winter In Paradise a cui manca forse un po’ di personalità per risplendere in pieno. Spiccano alcuni pezzi tra cui il duo iniziale ma poi il resto rientra nel flusso di brani che l’AOR “classico scandinavo” ci regala ormai da anni e anni e pur non presentando quindi cali evidenti, e supportato inoltre da una produzione più che valida, non riesce a splendere in un panorama molto affollato di proposte simili.
Resta comunque da consigliare assolutamente a chi ama questo tipo di sonorità!

© 2017, Denis Abello. All rights reserved.

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