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15 Gennaio 2017 3 Commenti Lorenzo Pietra
genere: Melodic Rock
anno: 2017
etichetta: JVC - Escape Music
Tracklist:
1)If Love Should Go
2)Jet Airliner
3)Working For The Weekend
4)Wig Wam Bam
5)Slow Down
6)Need A Little Loving
7)I'll Bring The Whole World to Your Door
8)Just One More Time
9)When I Kissed The Teacher
10)All The Way
11)Hey You
Formazione:
Mikael Erlandsson: Voce
Peter Pac Söderström: Chitarra
Jamie Borger: Batteria / Cori
Nalle Påhlsson: Basso
Ulf Wahlberg: Tastiere / Hammond
Contatti:
http://www.escape-music.com/newrelease.htm
Incredibili questi Last Autumn’s Dream, siamo infatti di fronte al 14°(Quattordicesimo!!) album in 14 anni di carriera! Vale la pena ricordare tutti i lavori per chi li avesse appena conosciuti … Last Autumn’s Dream (2003), II (2005), Winter In Paradise (2006), Saturn Skyline (2007), Hunting Shadows (2008), Live In Germany (2008), Dreamcatcher (2009), A Touch Of Heaven (2010), Yes (2010), Nine Lives (2011), Ten Tangerine Tales (2012), Level Eleven (2014), Paintings (2016) e questo nuovo In Disguise (2017).
Capitanati sempre dalla voce di Mikael Erlandsson, troviamo Peter Soderstrom alla chitarra, Nalle Pahlsson al basso, Ulf Wahlberg alle tastiere e l’immancabile Jamie Borger alla batteria….
Anticipiamo subito che stavolta siamo di fronte ad un album di sole cover, quindi niente materiale nuovo e il suono rispetto agli altri dischi si è leggermente indurito passando dall’Aor dei primi lavori ad un Melodic Rock con spunti old style con dei bei riff e più assoli di chitarra rispetto al passato. Ma su un album di cover spesso è inevitabile la decisione di doversi adattare al sound della canzone originale, per non stravolgere totalmente le canzoni. Più che altro è incredibile per un gruppo come i LAD la mancanza di una ballad! Anche se solo un disco di cover una love song non poteva mancare! Altro punto debole di questo disco è senza dubbio la produzione, gli strumenti a volte tendono a coprirsi l’uno con l’altro creando a volte suoni non ben calibrati. Peccato.
Si parte con If I Love Should Go, cover degli Street; la canzone non cambia molto rispetto all’originale, il sound più melodic rock, mentre l’originale virava più sul AoR dei primi anni ’80. Buona ma niente di più, non da quella voglia di schiacciare “repeat” sul lettore cd…….la seconda song è Jet Airliner, col suo intro a la Eric Clapton, che è una cover della Steve Miller Band; questa versione dei LAD ha un sound spumeggiante , allegro e con gli hammond in sottofondo, quel suono ruvido settantiano che colpisce. Working For The Weekend, cover dei Loverboy, parte ancora forte, suono più hardeggiante e si distingue per il bell’assolo di chitarra di Peter Soderstrom. Wig Wam Bam, direttamente dal 1972 e gli Sweet, suona più old style, con i suoi “clap” delle mani a tenere il ritmo, le voci filtrate e il ritornello easy che rimane in testa subito. Da ascoltare, una canzone che si ama o si odia senza vie di mezzo. Slow Down, canzone di John Miles datata 1976, parte con un riff e delle tastiere cupe e Erlandsson con voce più “cattiva”. Sempre in primo le tastiere, nel ritornello e nei riff, ancora un buon assolo di Soderstrom e decisamente più rock dell’originale. Need a Little Loving, dei City Boy, parte ancora con un bel riff , stavolta la versione dei LAD non discosta molto dall’originale, risultando un buon pezzo e niente di più. I Will Bring the Whole World To Your Door, cover degli Angel datata 1979, perde rispetto alla versione originale risultando troppo piatta e scontata. Lo stesso discorso vale per Just One More Time, cover delle Headpins, ok che la voce di Erlandsson convince, ma questa versione dei LAD scivola senza infamia ne lode, canzone che diventa scontata, senza il mordente dell’originale…Da perfetti svedesi non poteva mancare una cover degli Abba, When I Kissed The Teacher. La canzone parte simile all’originale con l’accoppiata voce / chitarra acustica ma la versione dei LAD sfocia in un bel riff rockeggiante e un ritornello finalmente nelle corde di Erlandsson e dei LAD. All The Way arriva direttamente dai KISS e suona hard rock con un suono aggressivo della chitarra ma la canzone non decolla, la voce di Erlandsson è troppo distante da quella di Paul Stanley ….Hey You è una cover dei Bachman Turner Overdrive, un giro di basso e di chitarra interessanti, anche in questo caso le due versione non di distaccano molto tra loro, risultando quest’ultima troppo anonima….
IN CONCLUSIONE:
Essendo un disco di sole cover consiglio l’acquisto ai fan più sfegatati dei Last Autumn’s Dream e a chi ama la voce di Erlandsson, come sempre impeccabile. Produzione e sole cover fanno scendere il voto finale.
© 2017, Lorenzo Pietra. All rights reserved.
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