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Gotthard – Silver – Recensione

20 Gennaio 2017 13 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock Melodico
anno: 2017
etichetta: G.Records

Tracklist:

1) Silver River
2) Electrified
3) Stay With Me
4) Beautiful
5) Everything Inside
6) Reason For This
7) Not Fooling Anyone
8) Miss Me
9) Tequila Symphony No. 5
10) Why
11) Only Love Is Real
12) My Oh My
13) Blame on Me

Formazione:

Nic Maeder – voce
Leo Leoni – chitarra
Freddy Scherer – chitarra
Marc Lynn – basso
Hena Habegger – batteria

Contatti:

http://www.gotthard.com/

 

Festeggiare i 25 anni di carriera con un nuovo disco non poteva essere regalo migliore per i Gotthard e i suoi fan. Questo nuovo dodicesimo lavoro intitolato Silver ha il pregio o difetto, di necessitare di più ascolti per apprezzare ogni sua sfumatura ed ogni singolo pezzo.

Partiamo col fatto che gli estimatori dei Gotthard più melodici, resteranno parzialmente delusi, sia per gli arrangiamenti più hard rock di questo lavoro, sia per la mancanza di una vera e propria ballad, da sempre marchio indelebile dei rocciosi svizzeri. Il terzo lavoro con al microfono il sempre più odiato/amato Nic Maeder, affiancato dagli storici Leo Leoni, Marc Lynn, Freddy Scherer e Hena Habegger è una sorta di ritorno al sound hard rock delle origini, con il risultato di un album discreto poichè troppo altalenante e come detto inizialmente, non da “primo ascolto”, ma da capire e apprezzare dopo qualche tempo. Devo ammettere di essere infatti rimasto spiazzato la prima volta che ho schiacciato Play sul mio vecchio caro lettore Cd, ma solamente dopo diversi ascolti sono riuscito a capire l’essenza di questo album.

Si parte forte con l’opener Silver River, col suo coro a cappella iniziale, pezzo hard rock ispirato dal bel riff di Leo Leoni, roccioso, potente e melodico al punto giusto….neanche un secondo e parte la seconda traccia Electrified, con un intro che ricorda i migliori Gotthard con ancora Leoni sugli scudi e un hammond in sottofondo da urlo, che gran pezzo, una perla hard rock! Eccoci al primo singolo Stay With Me, classico melodic rock degli ultimi anni firmato Gotthard. Un bel pezzo con un ritornello arioso di facile presa e un bell’assolo di chitarra. Con Beautiful si passa su un mid-tempo dal suono moderno, che non riesce però a colpire; pezzo troppo anonimo che ricorda qualcosa di Bang. Bocciata. Everything Inside ci riporta nell’hard rock più potente, batteria iniziale a dettare il tempo e un duo di chitarre Leoni/Scherer che vi farà saltare dalla sedia! Ancora inserti di hammond per una delle più belle tracce di Silver! Reason For This ritorna su lidi più melodici ma non convince colpa anche di un refrain poco ispirato, pezzo non riuscito anche per la quasi assenza delle chitarre. Not Fooling Anyone è una traccia acustica, una semi ballad dettata da due chitarre acustiche e una tastiera ad atmosfera. Il pezzo è buono e niente più, un intermezzo gradevole. L’ottava traccia Miss Me è una canzone particolare anche da descrivere, una serie di effetti iniziali, le chitarre “stoppate”; una canzone diversa dallo stile Gotthard che è però dotata di un bel ritornello, un mid tempo particolare che solo ascoltandola si può amare o disprezzare. Tequila Symphony No.5 … ecco la canzone più strana dell’album. Le chitarre e le tastiere che viaggiano in sincrono, l’hammond in sottofondo, una canzone rock ma a mio avviso col difetto di essere iper-prodotta, troppi strumenti sovrapposti la rendono pesante per l’ascoltatore, sarebbe stato un rock perfetto se fosse stato suonato “diretto”. Why parte con la chitarra acustica sorretta dalle tastiere, ancora hammond ad accompagnare Nic e un refrain discreto sorregge un ennesimo pezzo tra il rock più melodico e l’AoR. Only Love Is Real sembra la ballad che stavamo aspettando, pianoforte iniziale, atmosfera soft… fino all’attacco della chitarra ed i violini che esplodono in un ritornello ancora pieno di archi/violini/tastiere che a mio avviso risultano esagerati togliendo troppo “pathos” al pezzo. My Oh Mysembra uscita dai primi album dei Gotthard, grande riff hard rock, finalmente si sente il basso quasi distorto in primo piano e l’esplosione di un gran ritornello sorretto dalla batteria di Hena Habegger; finalmente!!! Si chiude con Blame On Me che parte a mille all’ora con le chitarre che si sfidano e l’armonica in sostegno, Maeder e l’immancabile tappeto di tastiere sfociano in un pezzo esplosivo, potente, degno di essere la chiusura di un album dei Gotthard!!! Da ascoltare il bridge di intermezzo e l’assolo!!!!!

© 2017, Lorenzo Pietra. All rights reserved.

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