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Claude Weisberg – Newest Things – Recensione

18 Dicembre 2016 1 Commento Iacopo Mezzano

genere: Westcoast AOR
anno: 2016
etichetta: RecordRunners

Tracklist:

1. Julianne
2. Wild Horses
3. Newest Things
4. Emilie
5. Lost In You
6. Swedish Eyes
7. Hard Times
8. By Heart
9. The Other Side Of Me
10. Men Without Souls
11. Emilie (duet with Andrea Sanchini)
12. Goodbye (Song For My Father)
13. The Men (Who Shuffled The Sky) (Dedicated to Jeff and Mike Porcaro)

Formazione:

Claude Weisberg: lead & backing vocals

Ospiti:

Backing Vocals:
Jean Michel Byron, Marco Carbone, Massimo Bozzi, Magnus Midelf, Jerome Nigou

Guitars:
Robert Sall, Emmanuel Sandstrom, Michael Landau, Alexander Kronbrink, Andrea Di Puccio, Adriano Arena, Andree Theander, Michael Thompson, Adriano Arena

Drums:
Herman Furin, Anders Kollefors, Emilian Gimenez, Andy Connell, Riccardo Merlini

Bass:
Nick Muneratti, Ronny Johansson, Christian Marras, Jimmy Haslip, Charlie Giardina, Henrik Linder

Keys, Synth, Piano & Programming:
Federico Pergolesi, Andreas Tillborg, Robbie Buchanan, Bernhard Zimmermann, David Diggs

Sax:
Anders Sjogren

Trumpet:
Frederik Oscarsson

 

Quattro anni dopo il suo ultimo EP Here I Am che lo riportava sulle scene dopo dodici anni di silenzio, il cantante e compositore genovese Claude Weisberg è pronto a distribuire sul mercato il suo nuovo prodotto discografico, l’album Newest Things, in uscita nel mese di gennaio 2017 per la label RecordRunners.

Il lungo periodo di elaborazione, registrazione e lavorazione del disco ha fatto si che questo prodotto suoni ora curato in ogni minimo dettaglio (merito del produttore Herman Furin dei Work of Art e degli arrangiamenti di Magnus Midelf), con i numerosi strumenti ben amalagamati e calibrati nei suoni, e perfettamente compattati all’interno di un feeling caldo, avvolgente, perfetto per il genere di appartenenza dell’artista, che resta il westocast AOR vecchia scuola, tra Toto, Chicago e compagnia bella. Ancora una volta sono tantissimi gli ospiti illustri presenti, con nomi di spicco quali quelli dei chitarristi Robert Sall, Emmanuel Sandstrom, Michael Landau, Alexander Kronbrink, Andree Theander, Michael Thompson, o dei batteristi Herman Furin, Anders Kollefors, Emilian Gimenez, Andy Connell, – giusto per citarne alcuni – che appaiono tutti a loro agio tra le strutture melodiche composte dal bravo Weisberg con l’aiuto dei collaboratori principali Pergolesi, Furin, Midelf, Antognoli, tutti accreditati nei tredici solidi brani di questa pubblicazione. Buone infine anche le parti vocali, interamente cantate da Weisberg con il supporto vocale dei backing vocalist Jerome Nigou, Jean Michel Byron (ex Toto), Magnus Midelf, Marco Carbone e Massimo Bozzi, anche se per la crescita futura del progetto continuo ad auspicare qualche collaborazione vocale in più, magari sullo stile di un altro progetto tricolore illustre del genere rock melodico come gli Charming Grace.

Andando ora a concentrarci sul songwriting, di ottima fattura è la opener tipicamente westcoast Julianne, forte di un grande refrain e di ottime parti di chitarra di Robert Sall. Di livello è anche Wild Horses, una canzone meno energica e molto più soffusa e d’atmosfera, che apre alla title track Newest Things, un brano carico del grande groove strumentale del basso di Christian Marras e del bel sound melodico delle corde di Landau. Delicata e emozionante è la traccia soft Emilie, con Alexander Kronbrink alla chitarra (Sonic Station) qui supportato dalle ottime tastiere di Pergolesi e dal sax di Sjogren, che lascia spazio al pezzo in stile Chicago Lost In You, che mette in risalto la bontà della produzione del disco, tra suoni caldi e avvolgenti di grande livello.

Si riparte poi con la solida Swedish Eyes, e con Hard Times, uno dei brani più toccanti e delicati del lotto grazie a un songwriting maturo ed emozionale, e ad aperture strumentali ariose di primissima fattura. Brillante poi la positiva, divertente ed orchestrale By Heart, seguita da una The Other Side Of Me che torna a suonare più intima e tocca il vertice con l’ingresso vocale del bravissimo Jerome Nigou, autore di un grande duetto vocale con Weisberg. Più ordinaria nel suo sound westcoast, ma non per questo meno efficiente, è Men Without Souls (con Michael Thompson alla chitarra), seguita da una seconda versione di Emilie in duetto con Andrea Sanchini, e dalla dedica acustica e commossa al genitore della bella Goodbye (Song For My Father). Il sipario cala infine con un tributo sentito a Jeff e Mike Porcaro in The Men (Who Shuffled The Sky), chiudendo di fatto un altro notevole prodotto discografico di questo sempre bravo artista genovese.

IN CONCLUSIONE

Con questo nuovo disco di Claude Weisberg, l’Italia (e la nostra Genova in particolare) diventa provincia estera del vasto stato musicale dell’AOR di stampo westcoast.

Ottime melodie, una bella varietà compositiva, e suoni di alto livello sono gli ingredienti che rendono Newest Things una pubblicazione da ascoltare con attenzione, per assaporarne al meglio le influenze e le mille sfacettature. Bello!

© 2016 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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