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Recensione

90/100

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Pretty Maids – Kingmaker – recensione

26 Novembre 2016 19 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01. When God Took A Day Off
02. Kingmaker
03. Face The World
04. Humanize Me
05. Last Beauty On Earth
06. Bull's Eye
07. King Of The Right Here And Now
08. Heavens Little Devil
09. Civilized Monsters
10. Sickening
11. Was That What You Wanted

Formazione:

Ronnie Atkins - voce
Ken Hammer - chitarra
Rene Shades - basso
Allan Tschicaja - batteria

Contatti:

http://www.prettymaids.dk/
https://www.facebook.com/prettymaids/

 

La musica è come i gatti… o meglio la musica può rendere certe Band come i gatti, con più di una vita sulle spalle… un po’ quello che è successo ai Pretty Maids, una di quelle band che, nel periodo in cui tante “old stars” non sono più riuscite a riprendersi, ha saputo invece rinascere a nuova vita e ridando così vita alla propria carriera.
Con un passato glorioso basato sul loro heavy metal melodico la band Danese capitanata dal duo Ronnie Atkins (voce) e Ken Hammer (chitarra) ha dal 2010 con l’album Pandemonium (qui la recensione) saputo, con fare sartoriale, ritagliarsi un nuovo abito che oltre al classico sound heavy metal melodico ha saputo aggiungere orpelli rock melodici ruffianacci e commerciali.
Diciamo quindi che questo Kingmaker, dopo la “particolare” parentesi di Louder Than Ever (qui la recensione), riprende il discorso iniziato dal già citato Pandemonium e continuato nel 2013 con Motherland (qui la recensione).

Ed infatti si ripercorre lo stesso sentiero battuto dai precedenti album andando forse ad accentuare di più il lato commerciale dei Pretty Maids. Così accanto a rocciosi pezzi di hard rock / heavy metal teutonico come l’introduttiva When God Took A Day Off, la seguente e riuscitissima Kingmaker, l’incalzante Bull’s Eye, la rocciosissima King Of The Right Here And Now o lo “psyco” hard rock di Was That What You Wanted si alternano ancora una volta pezzi volutamente commerciali che mettono a nudo il lato più melodico e radiofonico della band come il primo singolo e video Face The World, Humanize Me, la melensa e raffinata Last Beauty On Earth o la pop oriented Heavens Little Devil.

IN CONCLUSIONE

Certo, l’effetto “wow” che ha scosso il panorama rock melodico con l’uscita di Pandemonium ormai è un lontano ricordo e la ricetta che i Pretty Maids confezionano con questo Kingmaker non si sposta di una virgola dalle precedenti e recenti uscite della band… ma il risultato è ancora una volta all’altezza del blasone del nome Pretty Maids e l’album scorre via che è un piacere!
Se vi sono piaciuti Pandemonium e Motherland con questo nuovo Kingmaker vi troverete avvolti nella solita coperta soffice fatta di hard rock roccioso misto a modern melodic rock commerciale trademark dei nuovi Pretty Maids. Se invece non sapete di cosa sto parlando… bene… è il momento per voi di rimediare!

© 2016 – 2017, Denis Abello. All rights reserved.

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