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02 Agosto 2016 11 Commenti Iacopo Mezzano
1989
IL TESTO e LA TRADUZIONE
Got a picture of your house and you’re standing by the door / Ho una fotografia della tua casa e tu sei sulla porta
It’s black and white and faded and it’s looking pretty worn / E’ in bianco e nero ed è sbiadita e appare abbastanza logora
I see the factory that I worked silhouetted in the back / Vedo la fabbrica dove lavoravo come una silhouette sullo sfondo
The memories are gray but, man, they’re really coming back / I ricordi sono grigi ma, cavolo, stanno iniziando a tornare
I don’t need to be the king of the world / Non ho bisogno di essere il re del mondo
As long as I’m the hero of this little girl / Fintanto che sarò l’eroe di questa ragazzina
RIT
Heaven isn’t too far away / Il paradiso non è troppo distante
Closer to it every day / Mi ci avvicino ogni giorno
No matter what your friends might say, we will find our way / Non importa cosa dicono i tuoi amici, troveremo il modo
How I love the way you move and the sparkle in your eyes / Come mi piace il modo in cui ti muovi e il luccichio nei tuoi occhi
There’s a color deep inside them like a blue suburban sky / C’è un colore dentro di loro che è come un cielo blu di provincia
When I come home late at night and you’re in bed asleep / Quando arrivo tardi la sera e tu sei in letto che dormi
I wrap my arms around you so I can feel you breath / Avvolgo le mi braccia attorno a te così che possa sentirti respirare
I don’t need to a superman / Non ho bisogno di essere un superuomo
As long as you will always be my biggest fan / Fintanto che tu sarai la mia più grande fan
RIT
Now the lights are going out, along the boulevard / Adesso le luci si stanno spegnendo, lungo il viale
Memories come rushing back and it makes it pretty hard / I ricordi ritornano e ciò lo rende un po’ difficile
I’ve got nowhere left to go, no one really cares / Non ho un posto dove andare, nessuno a cui davvero importi
I don’t know what to do but I’m never giving up on you / Non so cosa fare ma non ti lascerò mai andare
RIT
Heaven è il titolo del singolo di maggior successo commerciale nella storia degli statunitensi Warrant, una iconica band hair metal di ampio successo tra la fine degli anni’80 e l’inizio degli anni’90. Contenuto nell’album di debutto del gruppo (Dirty Rotten Filthy Stinking Rich, 1989), il singolo (la 17ª più grande power ballad di tutti i tempi secondo Yahoo! Music) raggiunse infatti la seconda posizione della classifica Billboard Hot 100 e il terzo posto della Mainstream Rock Songs negli Stati Uniti, venendo supportata anche da un video musicale diretto da Nick Morris a lungo trasmesso dall’emittente MTV. In esso figura la bellissima modella scozzese Tracy Allan, con gli esterni ripresi tra la città di Kansas e New York e le parti live relative a un concerto al Sandstone Amphitheater di Kansas City.
La canzone, scritta dal compianto cantante del gruppo, Jani Lane, per la sua vecchia band Plain Jane (e poi riadattata per i Warrant con migliorie varie ad opera dei restanti componenti), è tutt’oggi riconosciuta come una delle tracce preferite dai fans del gruppo. Piccola curiosità: avrete notato che la versione della ballad presente nell’album differisce leggermente dalla versione utilizzata nel singolo e nel video musicale. E’ proprio così! Questo perchè la label del gruppo, la Colombia, chiese alla band di dare un tocco più radiofonico al pezzo nella versione commerciale, proprio per favorire la promozione del pezzo su ogni canale disponibile.
Riguardo alla struttura della canzone, siamo qui nei perfetti canoni delle power ballad del genere. Il cantante Jani Lane, alle prese con una vocalità delicata ma energica, perfetta per il suo riconocibilissimo timbro vocale, apre il pezzo con un leggero arpeggio di chitarra che esplode di energia con l’ingresso degli altri strumenti proprio un istante prima dell’indimenticabile ritornello di questo brano. Per il resto, è utilizzato qui lo schema tipico strofa-ritornello-strofa fino all’assolo iper-melodico, poi ripetuto anche sul finale in sottofondo e ad opera del duo Joey Allen – Erik Turner, che da la svolta al componimento fino al suo toccante finale. E’ da segnalare però qui un’altra curiosità: voci (mai confermate) dicono che i due sopracitati chitarristi non presero in realtà parte alle registrazioni del brano, e dell’intero disco, che fu in realtà suonato dal solo (e non accreditato) Mike Slamer. Sono solo dicerie, o pura verità? Non lo sapremo forse mai.
Ma torniamo ad occuparci del singolo, andando ad analizzare proprio il suo assoluto punto di forza: il testo. Il brano, poetico nelle liriche e nelle sue relative immagini, è un compendio di ricordi relativi a uno sfolgorante amore passato, oggi rimasto nel cuore nella sola forma di ricordo. Jani Lane esordisce raccontando all’ascoltatore, o forse direttamente all’amata lontana, di aver ritrovato una fotografia della sua casa (la dimora della donna, ndr) nella quale lei appare sulla porta. E’ una immagine vecchia, in bianco e nero, sbiadita e abbastanza logora, grigia come la sua memoria lontana o come la fabbrica dove lavoravo, che si mostra come una silhouette sullo sfondo dello scatto.
Proprio di fronte a questa foto il musicista si rende improvvisamente conto di come quell’istantanea lo riporti a un passato felice, a quelle memorie dolorosamente lontane che erano lì, pronte a riaffiorare da un momento all’altro. Da qui, una nuova certezza per il presente: non serve a nulla essere il re del mondo, l’uomo amato e rispettato da tutti, l’idolo della gente. No, tutto questo è inutile se non si è in gtrado di essere l’eroe di questa ragazzina.
Il paradiso non è troppo distante, mi ci avvicino ogni giorno, non importa cosa dicono i tuoi amici, troveremo il modo. Questo magnifico e delicato refrain, inciso nella storia del genere come uno dei più belli e cantati di sempre, porta con se la certezza che nessun desiderio è irraggiungibile, tanto che neppure il Paradiso è poi troppo lontano se si lotta per raggiungerlo, giorno dopo giorno. Esiste sempre la possibilità di ritrovare il passato, serve solo la volontà di combattere per esso, andando anche contro il parere avverso degli altri, sulle ali della volontà e della determinazione. Poi il resto verrà da se, naturale: troveremo il modo..
La seconda strofa del pezzo disegna altre memorie passate e serene: come mi piace il modo in cui ti muovi e il luccichio nei tuoi occhi, c‘è un colore dentro di loro che è come un cielo blu di provincia. Una immagine poetica, questa, che viene seguita immediatamente da un’altra dolce frase d’amore: quando arrivo tardi la sera e tu sei in letto che dormi avvolgo le mi braccia attorno a te così che possa sentirti respirare. Quella qui descritta è la magia di un amore semplice e puro, che si fonda più sulle piccole cose di ogni giorno che sui grandi ed esibizionistici gesti. Non ho bisogno di essere un superuomo fintanto che tu sarai la mia più grande fan..
Il presente però è diverso, e la realtà è ancora lontana dal sogno e piena di immagini cupe e malinconiche. Adesso le luci lungo il viale si stanno spegnendo e mano a mano che si fa buio i ricordi ritornano. Il pensiero del passato è difficile e doloroso. Ora, senza di lei, non ho un posto dove andare, nessuno a cui davvero importi. Non so cosa fare, ma non ti lascerò mai andare. Ecco di nuovo, proprio sul finale, la lotta determinata per riaverla. Sarò forte, perchè non importa cosa dicono i tuoi amici, noi troveremo il modo..
PERCHE’ QUESTA CANZONE MERITA UN POSTO NEL NOSTRO BEST OF POWER BALLADS?
Heaven isn’t too far away, closer to it every day, no matter what your friends might say, we will find our way. Alzi la mano, subito, chi non si è mai trovato a canticchiare questa melodia in auto, per strada, a lavoro, nella doccia..!
Nonostante la storia vada avanti anche dopo la scomparsa del frontman, è solo con Jani Lane che i Warrant si sono creati quella grande eredità di canzoni micidiali e di singoli da classifica che ha permesso al gruppo di arrivare fino ai giorni nostri. Tra tutte queste tracce, una più bella dell’altra, c’è però una sola Heaven: una power ballad semplicemente inimitabile.
IL VIDEO
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