Recensione

M.I.L.F. – More Than You – Recensione

28 Maggio 2016 1 Commento Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock / Glam Metal
anno: 2016
etichetta:

I giovani hard rockers/glamsters italiani M.I.L.F. (“Make It Long ‘n’ Fast”) riescono finalmente a raggiungere il traguardo del primo disco in studio, dal titolo More Than You, grazie alla label Buil2KillRecords/Audioglobe che dal 3 giugno 2016 distribuirà il platter in Italia e all’estero in ogni formato.

Forti di un sound che unisce in modo sapiente rock/hard rock/glam metal/punk con originalità e freschezza, i M.I.L.F. rielaborano quanto di buono già presentato al pubblico nel 2012 con l’EP autoprodotto Let’s Go, rivedendo ben cinque delle tracce allora eseguite in una nuova veste ora più accattivante e rock, grazie anche alla nuova e migliorata produzione in studio. Rimangono ben evidenti le influenze del gruppo, che guardano a formazioni quali i Motley Crue, i Backyard Babies, i Queen, i Reckless Love, i Guns’n’Roses, gli Aerosmith, gli Skid Row, etc, tanto che la band può essere facilmente comparata, in Italia, a formazioni di successo come gli H.A.R.E.M. o gli Hell In The Club, ma con un tocco più street e anni’80.
I pezzi e il songwriting sono infine adrenalinici e orecchaibili, e forti di ritornelli catchy perfettamente interpretati dal cantante Matt Lombardo su riff a doppia chitarra in stile hard rock vecchia scuola. Le ritmiche appaiono calde ed incalzanti, perfette nel rendere l’ascolto emozionale e convincente fin dal primo ascolto, e la produzione colora l’insieme con un bel groove e tanta profondità di insieme.

Andando a parlare dei brani, dopo una breve intro tocca alle nuove e ottime Let Me Believe, More Than You e Don’t Care aprire il platter in modo dannatamente rock, con una energia davvero intesa che ci porta immediatamente a muovere la testa al ritmo di queste note. Let’s Go, già presente nell’Ep d’esordio, appare oggi migliorata e più diretta, e anche la mid-tempo Thief Of Love acquista ora maggiore intensità via via che scorre il suo minutaggio, tra melodie intense e rimandi alle ballad anni’80. Non male neppure la rivisitata Beach Blues, mentre gli amanti dell’hard ‘n’ heavy che non potranno rimanere indifferenti al groove di Dancing Savage e più in generale alle tre tracce finali, con menzione necessaria per la conclusiva Can’t Stop che fa calare il sipario con uno spirito corale che ci fa venir voglia di far casino, anche all’interno delle nostre stanze.

IN CONCLUSIONE

L’Italia hard rock melodica continua a regalare grandi soddisfazioni e anche gli esordienti M.I.L.F. riescono a piazzare un gran bel disco di debutto, che sicuramente infiammerà le stanze degli appassionati ad ogni click sul tasto play del loro lettore, e le platee ad ogni loro concerto live.

Con qualche miglioria da apportare ancora qua e là nel mood di alcune canzoni, riuscite ma meno immediate di altre, questi cinque ragazzi si candidano a nuove grandi promesse della nostra scena musicale. Il secondo album sarà la loro definitva consacrazione? Non lo so. Nel mentre però mi godo le note infuocate di questo More Than You!

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