LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

90/100

Video

Pubblicità

Blackrain – Released – Recensione

07 Aprile 2016 7 Commenti Matteo Trevisini

genere: Hard Rock / Sleaze Rock
anno: 2016
etichetta: UDR Music/Warner Music Group

Tracklist:

01. Back In Town
02. Mind Control
03. Killing Me
04. Run Tiger Run
05. Puppet On A String
06. Words Ain't Enough
07. Eat You Alive
08. Home
09. For Your Love
10. Fade To Black
11. Electric Blue
12. Rock My Funeral
13. One Last Prayer

Formazione:

SWAN HELLION - Voce, chitarra
AXEL "MAX 2" CHARPENTIER - chitarra
MATTHIEU DE LA ROCHE - basso
FRANK FRUSETTA - batteria

 

Questa recensione, una volta tanto inizia dall’ultima canzone dell’album precedente dei francesi Blackrain, quel It Begins che li aveva portati nel 2013 sulla bocca di tutti gli appassionati di certe sonorità legate al “trucco e parrucco” anni ottanta.
Album paraculo dall’inizio alla fine costruito “ad hoc” per piacere sia ai vecchi marpioni glam degli anni che furono sia alle ragazzine emo armate di rimmel pesante e berrettino di lana nero calcato fino alle sopracciglia.
Per mandare in porto questa operazione “simpatia” i cinque francesi avevano assunto in cabina di regia… nientepocodimenoche… mr. Jack Douglas (Aerosmith, Lennon, Patti Smith, Blue Oyster Cult, Michael Monroe, Slash, New York Dolls…) come produttore, impacchettando un album con ottime canzoni a macchia di leopardo come Wild Wild Wild, Young Blood, Do Me Baby, oppure Dancing on Fire e la ballad It Begins con arrangiamenti però che in alcuni casi lasciavano l’ascoltatore perplesso, troppo in bilico tra hard rock e chincaglierie metal di bassa lega.
Nel complesso l’album faceva vedere le potenzialità della band “fransciese” con ruspanti melodie ad alto tasso vitaminico.

Ma torniamo all’ultimo brano di suddetto album, ovvero l’orripilante Ho Hey Hey Hey Hey, la peggior canzone mai ascoltata da orecchio umano… un vero gesso sulla lavagna formato da un coro fastidioso e pacchiano che ti faceva voglia di iniziare ad ascoltare musica kraut rock anni settanta cantata in bulgaro… una vera schifezza! (P.S. – ascoltatela e giudicate voi prima di sommergere il sottoscritto di insulti e minacce di morte!).

Quindi, al momento di ascoltare la nuova fatica della band di Annecy i miei timori erano fondati… avranno saputo smussare quei momenti imbarazzanti che davano la sensazione di non sapere vestire le proprie canzoni con arrangiamenti “cool” ???
Il tempo e la situazione economica erano dalla loro parte visto che la campagna di raccolta fondi con PledgeMusic ha raccolto denaro tra i fans in quantità tale che ha permesso alla band di stare un mese in California a fare le cose veramente “très bien”.
I ragazzi hanno fatto centro pieno andando a “décrocher la lune”, come dicono i francesi quando riescono ad ottenere qualcosa di eccezionale e totalmente inaspettato… si, perché Released è un album fantastico, mes amis !!!

Il basso martellante apre le danze nel singolo Back In Town che alza fin da subito l’asticella della qualità su standard olimpionici con cori da infarto e delle chitarre graffianti e cattive. Ancora potenza e melodia insieme con Mind Control e altro gran ritornello magistrale. Stranamente la doppia cassa del chorus di Killing Me non va a rovinare tutto in modo pacchiano ma anzi impreziosisce dando spessore alla linea melodica.
Uno dei picchi dell’intero lavoro è Run Tiger Run che è un perfetto brano pop travestito con un elegante abito hard rock di gran classe. Puppet On A String è un rock’n roll classico con un chorus memorabile che farà scuotere la testa e battere il piedino. Altro grande ritornello con una chitarra ariosa è quello della bellissima Words Ain’t Enough dove Swan fa sentire di che pasta sono fatte le sue corde vocali… è impossibile non cantarla a ripetizione per le prossime cinque settimane!
Eat You Alive è un mero esercizio di stile con un richiamo al mondo horror circense tanto caro alle band sleaze: il fatto è che la band è talmente in stato di grazia che nonostante un coretto ripetitivo e stupidino il brano riesce ad essere sopra la sufficienza grazie ad alcuni trucchetti melodici piazzati al posto giusto all’interno del brano.
Home ci porta nella scintillante Los Angeles dei primi anni novanta… Axl Rose sarebbe orgoglioso di un brano cosi! …nostalgico ma al tempo stesso vitale ed energico.
Geniale l’idea di fare la cover di For Your Love, portata al successo negli anni sessanta dagli Yardbirds… i Blackrain sono stati bravi a riverniciarla di furbesca modernità pur
rispettando il mood originale del brano. Gran bel lavoro! Fade To Black inizia cupa e lenta per poi esplodere in un altro ritornello d’atmosfera. Rock My Funeral è una divertente canzone punk’n roll che ricorda i migliori Murderdolls: veloce ed incazzosa. One Last Prayer è il gran finale con un inizio solo piano ed acustica per poi crescere in un abbraccio collettivo della band gioioso e corale che mette la parola “fin” a questo Released, il loro picco artistico dopo dieci anni di carriera.
Il lavoro e l’astuzia di Jack Douglas dietro la consolle è palpabile in ogni nota del platter: ha reso l’album omogeneo e dinamico con una sezione ritmica potente ma non invasiva e ha fatto respirare in primo piano le splendide melodie facendo un ottimo lavoro sui suoni delle chitarre e dando risalto alla potente voce di Swan Hellion.

IN CONCLUSIONE

Finalmente i Blackrain hanno trovato la quadratura del cerchio confezionando un album di ben 14 brani di cui non c’è ne è uno da buttare via… e direi che al giorno d’oggi non è poco. La band di Swan Hellion ha imparato dai propri errori e si è superata con questo Released che, come un missile terra aria, va a piantarsi direttamente tra i top album del 2016. La band è cresciuta a suon di WASP, Guns ‘N’ Roses, Skid Row e Motley Crue e finalmente al quinto tentativo sono riusciti a mescolare tutti gli ingredienti con le giuste dosi: qua ci sono le canzoni, i ritornelli, la musica, una copertina fantastica e l’attitudine giusta… questa volta ci sono tutte le carte giuste per sfondare… je dirais…excellent travail garcons !!!

© 2016 – 2017, Matteo Trevisini. All rights reserved.

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

7
0
Would love your thoughts, please comment.x