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WHEN THE CHILDREN CRY – WHITE LION: best of power ballads

WHEN THE CHILDREN CRY – WHITE LION: best of power ballads

03 Marzo 2016 13 Commenti Iacopo Mezzano

WHEN THE CHILDREN CRY – WHITE LION
di Vito Bratta, Mike Tramp

1987

IL TESTO e LA TRADUZIONE

Little child / Figliolo
Dry your crying eyes / Asciuga i tuoi occhi
How can I explain / Come posso spiegare
The fear you feel inside? / La paura che provi dentro?

‘Cause you were born / Perchè sei nato
Into this evil world / In questo mondo maligno
Where man is killing man / Dove uomini uccidono uomini
And no one knows just why / E nessuno sa il perchè
What have we become? / Cosa siamo diventati?
Just look what we have done / Guardate cosa abbiamo fatto
All that we destroyed / Tutto ciò che abbiamo distrutto
You must build again / tu lo devi ricostruire

RIT
When the children cry / Quando i bambini piangono
Let them know we tried / Fategli sapere che ci abbiamo provato
‘Cause when the children sing / Perchè quando i bambini cantano
Then the new world begins / Allora inizia un nuovo mondo

Little child / Figliolo
You must show the way / Tu devi mostrare la via
To a better day / A un giorno migliore
For all the young / Per tutti i giovani

‘Cause you were born / Perchè sei nato
For all the world to see / Per far vedere a tutto il mondo
That we all can live / Che tutti quanti possiamo vivere
With love and peace / Nell’amore e nella pace
No more presidents / Niente più presidenti
And all the wars will end / E tutte le guerre finiranno
One united world / Un mondo unito
Under God / Sotto Dio

RIT

What have we become? / Cosa siamo diventati?
Just look what we have done / Guardate cosa abbiamo fatto
All that we destroyed / Tutto ciò che abbiamo distrutto
You must build again / tu lo devi ricostruire
No more presidents / Niente più presidenti
And all the wars will end / E tutte le guerre finiranno
One united world / Un mondo unito
Under God / Sotto Dio

When the children cry / Quando i bambini piangono
Let them know we tried / Fategli sapere che ci abbiamo provato
When the children fight / Quando i bambini combattono
Let them know it ain’t right / Fategli sapere che non è giusto
When the children pray / Quando i bambini pregano
Let them know the way / Fategli conoscere il modo
‘Cause when the children sing / Perchè quando i bambini cantano
Then the new world begins / Allora inizia un nuovo mondo

 

I 4 minuti e 18 secondi di delicate melodie di When the Children Cry, power ballad acustica pubblicata nel 1987 dal gruppo hard rock statunitense White Lion, sono entrati nella storia del rock da classifica degli anni’80 grazie al deciso messaggio contro la guerra contenuto all’interno delle liriche. La canzone, composta dal cantante Mike Tramp assieme al chitarrista Vito Bratta, è stata citata come la 11ª più grande power ballad di tutti i tempi da Yahoo! Music e ha ottenuto il supporto dell’UNICEF per la realizzazione del suo video musicale, entrato in rotazione su tutte le emittenti televisive del globo.

Uscita come terzo singolo e traccia finale dell’album Pride, la traccia fu un successo enorme per il gruppo, tanto da raggiungere il terzo posto della Billboard Hot 100, il quarto della U.S. Cashbox Top 100 e il settimo della Mainstream Rock Songs negli Stati Uniti. Il brano fu inoltre #5 in Canada e #7 in Svezia nella settimana della sua uscita come singolo, mentre si piazzò alla posizione numero 53 in Canada e alla numero 60 negli Stati Uniti nelle rispettive classifiche di fine ’87, e alla #88 della UK Singles Chart a inizio 1989.

Il testo, cantato da un Mike Tramp ai suoi vertici interpretativi su un delicato accompagnamento acustico ad opera del (fenomenale) chitarrista Vito Bratta, si rivolge direttamente ai bambini del mondo, cercando di dare loro una speranza di pace in un pianeta dominato dalla violenza cieca dell’uomo. Per l’esattezza, il frontman cerca di dare sollievo al pianto di un bimbo, forse un orfano o un povero, che soffre per colpa della crudeltà e della meschinità della società in cui vive. Parliamo di un’altra giovane vittima di una cattiveria che è diventata talmente efferata da non risparmiare neppure la sorte dei più piccoli.

Tramp parla così al fanciullo, quasi gli sussurra, e lo fa con la sapienza di un adulto abbinata alla semplicità di un suo coetaneo. Vuole provare a calmare il suo pianto, vuole dimostrargli che lo capisce e che le sue paure sono pienamente condivise. Allo stesso tempo desidera fargli notare che esistono ancora gli uomini buoni e che bisogna perciò confidare nel futuro. C’è una luce di speranza all’orizzonte in cui ancora credere, ed è compito dei bambini come lui tenerla accesa. L’espressione sei nato in questo mondo maligno dove uomini uccidono uomini, e nessuno sa il perchè suona infatti come la definitiva denuncia del fallimento delle generazioni passate e del mondo odierno, dove ogni cosa accade senza un apparente filo logico e dove si uccide per il gioco di farlo. E cosa siamo diventati? Guardate cosa abbiamo fatto chiude la strofa come precisa presa di coscienza che le colpe di questo decadimento non sono poi solo di chi governa, ma anche nostre, di noi gente comune. Infatti, ogni volta che ci siamo girati dall’altra parte e abbiamo provato a non pensare a certe violenze, in quel momento ci siamo macchiati dello stesso crimine degli aguzzini. E’ una frase che fa riflettere.

Basta però pensare al dolore, andiamo alla ricerca della felicità. Dice il testo: tutto ciò che noi abbiamo distrutto tu lo devi ricostruire. Di fronte ai fallimenti di quella generazione che poteva cambiare il corso della storia dopo le due guerre, è ora compito dei giovani, delle nuove leve che crescono o che stanno nascendo, dare una svolta all’umanità e al suo futuro. Per non cadere negli stessi errori dei loro avi, creando un mondo migliore, più sano, con più principi e colmo di pace.

Il ritornello: quando i bambini piangono fategli sapere che ci abbiamo provato, perchè quando i bambini cantano allora inizia un nuovo mondo. Di fronte al dolore dei giovani, ammettiamo le nostre colpe, chiediamogli scusa e proviamo a fargli capire che abbiamo provato a lasciargli una giusta eredità, ma che siamo consci di aver miseramente fallito. E diciamogli che ci ricordiamo cosa vuol dire essere piccoli e indifesi, e di come può far paura il mondo attorno a noi se si è lasciati soli.
Soltanto quando i bimbi saranno felici e liberi di giocare di nuovo per le strade allora sapremo di aver fatto quello che andava fatto, e che un mondo nuovo, migliore di quello odierno, avrà avuto finalmente inizio. Le canzoni allegre intonate dai fanciulli diventano la metafora di un futuro che nasce: è una immagine molto significativa.

Si riparte allora con la seconda parte del singolo, quella che racchiude al suo interno le maggiori speranze per l’avvenire. Tu devi mostrare la via a un giorno migliore per tutti i giovani è l’esortazione che Tramp fa al bambino, così che prenda coscienza del fatto che è la sua generazione ad avere il futuro in pugno. Nulla è perduto, è possibile una vittoria contro il male. Sì, tutto può ancora cambiare, perchè sei nato per far vedere a tutto il mondo che tutti quanti possiamo vivere nell’amore e nella pace.

Prima del commiato finale, come era lecito aspettarsi gli autori lanciano un attacco diretto ai governanti. Nasce così l’espressione più politicizzata della canzone, la quale viene, non a caso, ripetuta per ben due volte, a rimarcarla. Niente più presidenti e tutte le guerre finiranno, un mondo unito sotto Dio. E’ la sola legge del Signore, secondo Bratta e Tramp, la via per un mondo differente, finalmente colmo di Pace e di Giustizia. Nella nuova società non ci sarà più spazio per Presidenti tiranni, perchè se essi ancora ci saranno non avranno di certo tutto il ruolo decisionale nelle loro mani. No, sarà la gente stessa, il popolo, i giusti, a decidere il proprio destino secondo la via che Dio gli ha insegnato. Utopia o realtà? Ad oggi purtroppo vale ancora la prima ipotesi.

La chiusura: quando i bambini piangono, fategli sapere che ci abbiamo provato. Quando i bambini combattono, fategli sapere che è sbagliato. Quando i bambini pregano, fategli vedere come farlo. Perchè quando i bambini cantano, allora inizia un nuovo mondo. Non servono altre parole. Standing ovation.

PERCHE’ QUESTA CANZONE MERITA UN POSTO NEL NOSTRO BEST OF POWER BALLADS?

Se è giusto che Imagine di John Lennon sia insegnata ai bimbi come esempio di testo impegnato per il sociale, allora nell’atrio di ingresso di tutti gli edifici scolastici del mondo, lì dove al mattino non transitano soltanto tutti gli scolari ma anche i loro genitori, gli insegnanti, i bidelli, etc, dovrebbe esserci scritta a caratteri cubitali When The Children Cry dei White Lion. Una power ballad acustica perfetta, e con un messaggio da gridare al mondo.

Era il 1987 quando i White Lion la pubblicavano, sono passati ormai trent’anni da allora. (Purtroppo) il suo testo è ancora terribilmente attuale. Bisognerebbe ascoltarla e cantarla più spesso..

IL VIDEO

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