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05-02-2016 Hungryheart + Soul Seller live @ Ned Kelly di Vigliano Biellese (BI) – live report

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05-02-2016 Hungryheart + Soul Seller live @ Ned Kelly di Vigliano Biellese (BI) – live report

10 Marzo 2016 0 Commenti Denis Abello

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Due delle band Italiane da me più apprezzate degli ultimi anni, HungryHeart e Soul Seller, insieme sullo stesso palco? Si poteva mancare?
La risposta è più che scontata, certo che NO! 😀
Una serata incentrata sull’hard e melodic rock che vede due band di livello dividersi il palco del Ned Kelly di Vigliano Biellese (BI). Gli HungryHeart, forti del loro nuovo album Dirty Italian Job (qui la recensione) che li ha definitivamente consacrati come una delle migliori band melodic hard rock Italiane e che salgono sul palco con la consueta alchimia che sono in grado di trasmettere al pubblico, ed i Soul Seller, che lo ammetto, per me vera incognita della serata data i cambi notevoli nella line up e da quello che è trapelato del loro nuovo album anche un cambio di sound che porta il loro classico stile anni ’80 di prepotenza verso i giorni nostri (leggasi hard rock dal taglio moderno).

Dopo un viaggio nelle sconfinate lande Biellesi (dall’uscita dall’autostrada avremo incontrato si e no 2 macchine) approdiamo alla soglia del Ned Kelly Australian Pub. Prima volta nel locale e veniamo piacevolmente colpiti dal pienone che rende difficile accaparrarsi un posto nelle prime file. Il locale è un pub stile Australiano (???) come dice il nome ed il palco si trova in una zona d’angolo. Il fatto che sia poco rialzato fa si che dal bancone non si goda certo di una vista ottimale, ma basta spostarsi verso il “finto” portico a centro locale per godere di una visuale più che degna… buona invece l’acustica con suoni quasi sempre ben bilanciati (anche se noteremo un piccolo problema iniziale sui volumi della voce per i Soul Seller, risolto nel giro di pochi pezzi) ed un volume non troppo alto che non infastidisce l’ascolto, spesso tallone d’achille di questo tipo di locale.

Le premesse sono quindi ottime e la salita sul palco degli Hungryheat porta ancora una volta con se la certezza di una band ormai matura ed in grado di offrire uno spettacolo letteralmente entusiasmante in ogni condizione in cui gli capiti di suonare.
Alchimia, e non saprei veramente che altra parola usare, l’amicizia che lega il nocciolo storico della band, il chitarrista Mario Percudani e la voce Josh Zighetti, insieme alla ormai loro innata bravura con cui si muovono sul palco fa si che la gente venga letteralmente rapita dal loro spettacolo. La sezione ritmica che vede la classe e l’eleganza del batterista Paolo Botteschi unita all’energica giovinezza del bassista (arruolato proprio con l’ultimo album Dirty Italian Job) Stefano Skool Scola completano un quadro della band a cui ormai ci sentiamo legati ed affezionati.
Lo show scorre incentrato soprattutto sui nuovi pezzi ma senza scordare incursioni nei loro primi due dischi, e non sarebbe uno spettacolo degli HungryHeart senza la splendida One Ticket To Paradise, titletrack del loro secondo album. Ammetto che però negli ultimi spettacoli il loro vero cavallo di battaglia sta sempre più diventando il primo singolo e video Shoreline (lo potete vedere qui), pezzo che per chi scivi li ha letteralmente portati ad un livello superiore.
Band Stellare e sempre fonte di grandi soddisfazioni!

Archiviamo quindi l’ottima prova degli HH e aspettiamo la salita sul palco dei “nuovi” Soul Seller. Altra band da me molto amata, che per la prima volta mi capita di vedere in questa nuova formazione che vede gli storici fratelli Zublena (Dave, chitarra e Mirko, basso) ancora uniti al talentuoso chitarrista Cris “Rock” Audisio ma con cambi non indifferenti per il resto della line up.
Sicuramente l’impatto maggiore è portato dalla sostituzione del cantante Michael Carrata in favore del nuovo Eric Concas a cui vanno aggiunte le sostituzioni del batterista Steve Bucci in favore di Italo Graziana e del tastierista Alexandros Muscio in favore di Simone Morandotti. Nota di merito per gli ex elementi della band praticamente tutti presenti (o con facenti veci 😀 ) tra il pubblico della serata, bel gesto davvero! 😉
Mi preme inoltre sottolineare che al solito, come spesso accade quando suona qualche band AOR / Melodic Rock di valore non mancava tra il pubblico il buon Pierpaolo “Zorro11” Monti (Shining Line, Lionville, Charming Grace, Room Experience, Raintimes).
Fatte le dovute e giornalistiche presentazioni della band passiamo quindi all’altro lato saliente della serata, come suoneranno ora i Soul Seller?
Togliamo ogni velo, i Soul Seller suonano ora un hard rock negli intenti dannatamente moderno, si perdono buona parte dei ricami anni ’80 in virtù di un muro di suono diretto che se coltivato nel giusto modo saprà regalare alla band una presenza live nettamente di spessore.
Va detto che lo show paga un po’ pegno sul coinvolgimento generale in quanto vengono presentati molti pezzi nuovi dell’album che dovrebbe vedere la luce a breve ma quindi per ora assolutamente inedito sotto ogni punto di vista per la maggior parte delle persone presenti! Oltre a questo sui primi pezzi la voce risulta in parte coperta dal resto degli strumenti, problema che si risolverà nel giro di poco dando possibilità alla bella voce di Eric di esprimersi al meglio.
Dicevamo quindi che lo show avrà il suo cuore pulsante nei nuovi pezzi (qui la lista: Matter Of Faith, Given To Live, Neverending, Get Away From The Light, Memories, Tide Is Down, Get Stronger) che va detto “suonano” bene pur discostandosi nettamente del vecchio stile della band… sound moderno, chitarre in primo piano (con un assatanato Dave sul palco, ne è passata di acqua sotto i ponti dal primo concerto che abbiamo visto dei Soul Seller, ed il “timido” Dave degli esordi è diventato un Animale da Palco! Ben Fatto! 😀 ), muro di suoni e praticamente sparisce ogni ovattato richiamo agli ’80.
Menzione per Cris “Rock” Audisio, chitarrista di cui amo particolarmente lo stile elegante e raffinato, che con questo nuovo sound si trova completamente a suo agio donando sostanza all’impatto sonoro finale. Solo tre pezzi dal primo album (che ancora oggi Amo!) e le differenze stilistiche e vocali tra Eric ed il vecchio cantante Michael fanno si che i pezzi risultino molto particolari, mentre scatta la standing ovation per l’ottima prova che la band porta a casa sulle tre cover (Easy Lover di Phil Collins, Separate Ways dei Journey e Hold The Line dei Toto) piazzate ad arte e che grazie anche alla loro notorietà bilanciano il fatto di aver incentrato la scaletta su pezzi assolutamente inediti!
Tirando le somme i Soul Seller ne escono da vincitori, una degna prova ed una prima impressione dei nuovi pezzi positiva anche se va notato che il cambio di stile potrà scontentare più di un vecchio fans!
A livello live la band ha forse bisogno di una migliore amalgama con al momento il cuore storico (i fratelli Zublena e Cris Rock) a far da traino ed il resto del gruppo ancora un po’ relegato ad un ruolo di supporto, ma è un peccato veniale che data la bravura della band andrà sicuramente a scomparire live dopo live! 😉

Una bella serata che conferma una delle migliori band Italiane, gli HungryHeart, come veri e propri sovrani del palco (mettili e portali dove vuoi ed il successo è sempre assicurato) e riporta a noi una band come i Soul Seller di cui sinceramente sentivamo la mancanza. A quando la prossima serata Melodic Rock tutta Italiana?

Hungryheart

Soul Seller

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