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04 Febbraio 2016 4 Commenti Denis Abello
genere: Melodic Hard Rock / AOR
anno: 2015
etichetta: The Fish Factory
Tracklist:
01. Never Stop
02. Venom
03. Angel
04. Stand By
05. Burning Within
06. Forever
07. Beyond Your Eyes
08. Heores
09. Light
10. Dreamer
Formazione:
Oscar O´Brien - Voce
Miguel Martin - Chitarre
Carlos Jimenez - Tastiera
Carlos Resina - Basso
Abel Ramos - Batteria
Contatti:
https://www.facebook.com/Strangers-140471469327405/
http://www.strangersrockband.com/
Ormai è chiaro, la mappa Europea dell’AOR/Melodic Rock di qualità non è più solo decentrata verso il nord ma gradualmente si è spostata verso latitudini più a sud con, e lo dico con un po’ di orgoglio, la nostra Italia a far da traino.
Negli ultimi anni però anche Grecia (Wild Rose per fare un esempio) e Spagna (Secret per citare un nome) hanno dimostrato di avere le carte in piena regola per dire la loro e per dar man forte a contrastare il dominio che per anni è stato appannaggio della Svezia.
Proprio dalla Spagna arrivano questi Strangers che aggiungono una nota di qualità al panorama spagnolo! Survival, che ci apprestiamo ad analizzare, è il loro secondo lavoro ufficiale.
Un sacco di tastierone, chitarre incalzanti e la voce di Oscar O´Brien caratterizzano il primo singolo e primo pezzo di Survival, Never Stop. Bell’esempio di up tempo melodic rock! Non sono pochi i momenti da citare di quest’album, passando dall’incattivita Venom, la mid tempo Angel sorretta da una bella prova generale della band.
Merita un po’ di considerazioni a parte la bella simil ballad Stand By, in cui le già ottime e caratterizzanti tastiere ricevono man forte da un azzeccato tocco di Sax in grado di rimarcate la linea melodica del pezzo. Uno dei brani che ho preferito!
Differenti le influenze della band, senza andare troppo lontano si potrebbe accennare agli H.E.A.T. e qualcosa dei primi Dynazty (quelli più melodici), anche se negli Strangers le tastiere e la voce di O’Brian impongono al sound un sapore più retrò. Anche se una ballata come Forever potrebbe riportare ben più verso un classico sound alla Bon Jovi, così come un pezzo come Heroes profuma di Survivor negli intenti!
Dreamer in chiusura di lavoro permette di dare ancora il giusto merito alle chitarre ben riuscite e al contrario un pezzo come Light (penultimo della scaletta di Survival) mi da occasione di mettere in risalto l’unico piccolo neo che, anche per questione di gusti personali, ho trovato leggermente fuori posto, cioè il suono della batteria declinata in alcuni frangenti più verso un gusto metal che non melodico.
IN CONCLUSIONE
Un bel sound, classico ma forte di una certa personalità della band. Tastieroni AOR che si intrecciano con belle chitarre dirette trademark di un certo tipo di melodic rock molto vicino all’hard rock. Ad essere pignoli, ma parlando comunque anche di gusti personali, in certi casi (vedi l’introduttiva Never Stop, Beyond Your Eyes e Light), solo la batteria l’avrei preferita meno “metallica” e più “melodica“.
Survival resta comunque una bella ricetta che unita alla voce di Oscar O’Brien regala alla band un posto più che onorevole tra le uscite dello scorso anno!
Dimenticavo, il tocco in fase di mixing è di un certo Erik Martensson, anche queste cose aiutano! 😉
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